L'Alta Corte israeliana ha rigettato l'appello presentato contro la cosidetta Legge sul Boicottaggio, che consente la persecuzione legale e l'imposizione di sanzioni economiche contro individui e gruppi di supporto al boicottaggio di Israele o delle aree sotto il suo controllo.
La Corte ha censurato un solo paragrafo della legge, che stabiliva la persecuzione del danno punitivo che segue all'invito al boicottaggio, senza la prova di un danno effettivo. La maggioranza dei giudici della Corte ha sostenuto che l'invito al boicottaggio e' una forma di terrorismo politico che si oppone al vero fine della liberta' di espressione, e che dunque lo Stato ha il diritto di difendersi.