Ieri le forze di occupazione israeliane hanno sparato cinque bambini palestinesi uccidendone quattro; l'unica bambina sopravvissuta è ricoverata in ospedale in condizioni critiche.
Durante la giornata di domenica scorsa i soldati israeliane hanno ucciso due quindicenni palestinesi a Jenin, sostenendo che avessero aperto il fuoco contro i soldati israeliani. Ore più tardi i soldati hanno ucciso il diciassettenne Naim Safi ad un posto di blocco a nord di Betlemme, sostenendo che avesse tentato di accoltellare i soldati.
Poche ore più tardi le forze di occupazione hanno sparato alla quattordicenne Yasmin Rashid al-Zarou ad un posto di blocco nei pressi della moschea di Ibrahim a Hebron, ancora una volta propagandando il tentato accoltellamento dei soldati.
Testimoni hanno riferito all'agenzia Ma'an News che Yasmin ha attraversato il posto di blocco con la sorella e che nessuna di loro ha tentato di attaccare i soldati prima che la giovane fosse fucilata, alcuni affermano che Yasmin si stava allontanando dai soldati quando è stata colpita.
Da alcune riprese video è emerso come i soldati israeliani che la circondavano abbiano aggredito i passanti che tentavano di aiutarla. Fonti israeliane sostengono che Yasmin è viva ma gravemente ferita ed è in cura presso l'ospedale Shaare Zedek di Gerusalemme.
In totale quindi la scorsa domenica i soldati israeliane hanno ucciso quattro bambini palestinesi e ferita gravemente una.
In tarda notte di domenica altri due palestinesi sono stati uccisi: le forze di occupazione hanno sparato a due uomini nei pressi della Porta di Damasco a Gerusalemme, portando a sei il numero di vittime palestinesi, mentre non ci sono soldati israeliani rimasti feriti.
Dall'inizio del mese di ottobre 2015 le forze di occupazione israeliane hanno ucciso oltre 170 palestinesi, mentre i sospetti attacchi palestinesi hanno portato a 25 morti tra gli israeliani.