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La sfida dell'estate della campagna “Sete di Giustizia”: vivi per 24 ore con 24 litri d'acqua

La campagna “Sete di Giustizia” del gruppo EWASH invita i cittadini europei a partecipare alla sfida dell'estate “Vivi per 24 ore con 24 litri di acqua” in difesa dei diritti dei palestinesi.

La campagna 'Sete di Giustizia' lancia un appello ai cittadini di tutto il mondo affinché prendano parte alla sfida estiva “Vivi per 24 ore con 24 litri di acqua”, una realtà che sperimentano oggi molti palestinesi della Cisgiordania, in particolare durante la stagione estiva, quando la compagnia idrica nazionale Mekorot riduce la fornitura d'acqua.

Questa quantità deve bastare per bere, cucinare, lavare e per l'igiene personale.

Visita il blog http://palwaterchallenge.org/

Perché partecipo a questa sfida

Nei Territori Palestinesi Occupati c'è una quantità d'acqua sufficiente per tutti ma le leggi discriminatorie fanno sì che a molti palestinesi non venga lasciato praticamente nulla.

  • In qualità di potenza occupante, il governo israeliano, secondo il diritto internazionale umanitario, è responsabile del benessere dei palestinesi, e deve garantire un'adeguata fornitura di acqua. Nonostante controlli tutte le fonti di acqua dolce in Cisgiordania, il governo israeliano è venuto meno a questo obbligo.

  • Alcune comunità palestinesi vivono con meno di 20 litri d'acqua pro capite al giorno. Questa quantità soddisfa a mala pena i loro bisogni di base.

  • Per molte settimane durante l'estate in molte città palestinesi come Betlemme non esce acqua dai rubinetti delle case. Gli abitanti sono obbligati a comprare l'acqua a caro prezzo da fornitori privati.

  • Le comunità che dipendono dai tank pagano fino a 4 volte di più per ogni litro di acqua rispetto a coloro che sono connessi alla rete, aggiungendo un'ulteriore spesa al loro reddito.

  • Alcune comunità dipendono solamente da un sistema di cisterne volto a raccogliere l'acqua piovana, spesso pagato con aiuti internazionali. Nel 2011, l'esercito israeliano ha distrutto una media di quasi tre cisterne al mese, e da allora il tasso di queste demolizioni è in aumento.

Al contrario:

  • Circa mezzo milione di israeliani vivono in insediamenti abusivi situati accanto alle assetate comunità palestinesi. Essi hanno libero accesso all'acqua, ai prati costantemente irrigati e alle piscine.

  • I coloni israeliani negli insediamenti, come quello di Ro'i nella Valle del Giordano in Cisgiordania, utilizzano una quantità di acqua che è 20 volte superiore a quella usata dai palestinesi , ai quali vengono invece sottratte le risorse idriche.

Partecipare alla sfida è facilissimo, baste seguire tre semplici passi:

Registrati su info@thirstingforjustice.org – ti invieremo un pacco con del materiale informativo che ti aiuterà a sensibilizzare i tuoi amici e a spiegare loro perché partecipi a questa sfida.

 

Raccontaci la tua esperienza. Sii creativo! Inviaci un articolo, una foto, o un video relativo alla sfida che noi pubblicheremo sul nostro blog.

 

Mobilitati in difesa dei diritti dei palestinesi. Scrivi ai parlamentari denunciando le violazioni israeliane dei diritti dei palestinesi all'acqua e alla sanità, condividi su Facebook e Twitter uno di questi video della campagna “Sete di Giustizia”, e aiutaci a diffondere questi volantini.

La sfida deve avvenire tra il 1 luglio e il 15 settembre 2012. Ti puoi registrare in qualsiasi momento all'interno di questo periodo.

Visita il nostro blog palsummerchallenge.org dove pubblichiamo le vostre testimonianze

Seguici su Twitter: https://twitter.com/Thirsty4Justice

Metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook https://www.facebook.com/ThirstingForJustice
 

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Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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