Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, rispondendo ad insinuazioni da parte dei media palestinesi che “fazioni dell’Organizzazione di Liberazione della Palestina” abbiano invitato Hamas ad abbandonare la Fratellanza Musulmana, sottolinea i seguenti punti:
- Hamas è parte vitale del movimento nazionale palestinese e questa è la posizione del FPLP.
- Noi non invitiamo né Hamas né qualunque altro movimento ad abbandonare né le loro ideologie né i loro punti di riferimento.
Il FPLP richiama tutti i partiti a costruire le proprie relazioni con partiti arabi e islamici fondamentalmente sulla base degli interessi del popolo palestinese e non basandosi su considerazioni ideologiche.
Fonte: PFLP
Commenti
da DFLP
Riportiamo una posizione diversa del
Fronte Democratico per la Liberazione della Palestina:
HAMAS DEVE SCEGLIERE: O LA PALESTINA O LA FRATELLANZA MUSULMANA
Le autorità egiziane hanno preso la decisione molto grave di classificare la Fratellanza Musulmana come un movimento terrorista. Questa decisione arriva dopo che il conflitto in corso in Egitto, tra lo stato da un lato e il movimento dei Fratelli Musulmani dall'altro, che sta cercando di riportare il tempo indietro, per chiedere il ritorno di Mohammad Morsi alla presidenza e annullare il give away pubblico del 30 giugno e le sue conseguenze. Il movimento è ricorso ad atti terroristici contro funzionari statali, militari e civili nel tentativo di imporre il suo punto di vista e le decisioni.
In Siria il movimento della Fratellanza è trattata dal regime siriano come fuori legge e chiunque dimostri appartenenza ai Fratelli Musulmani viene giustiziato. Il movimento dei Fratelli Musulmani fa parte dell'opposizione armata contro il regime ed è descritto dal regime come terrorismo. Sanguinose battaglie tra il regime e la Fratellanza (assieme ad altre forze) sono in corso nel paese.
Tale situazione ha implicazioni sulla situazione palestinese per via della presenza del movimento di Hamas, che forma il ramo palestinese dei Fratelli Musulmani e questo quello che mette il movimento in una impasse politica alla quale bisogna trovare una soluzione.
Il ruolo di Hamas come parte del movimento di liberazione palestinese è quello di sbarazzarsi dell'occupazione e delle sue colonie, la creazione di uno Stato palestinese indipendente con piena sovranità e con Gerusalemme come capitale, con i confini del 4 giugno 1967, e il ritorno dei profughi palestinesi alle loro case dalle quali sono stati espulsi a partire dal 1948.
Hamas esercita il suo ruolo nel quadro del movimento nazionale palestinese come una delle sue fazioni attive ed è membro dell’Azione Nazionale Palestinese Suprema, che è guidata dal presidente Mahmoud Abbas, che comprende i segretari generali delle fazioni e il Presidente del Consiglio nazionale palestinese e membri del Comitato Esecutivo e un certo numero di membri indipendenti.
Quindi tutto ciò che è necessario per il caso palestinese dovrebbe essere richiesto ad Hamas come facente parte di questo caso stesso.
E non è un segreto che Hamas sia implicato sia in Siria che in Egitto per via delle politiche regionali da esso assunte e che quindi abbia impigliato in tutto questo anche la situazione palestinese.
In Siria, Hamas non ha rispettato la decisione palestinese di tenere i palestinesi in neutralità o la situazione nei campi palestinesi all’interno del conflitto siriano. Inoltre Hamas non ha rispettato la promessa di ritirare gli uomini armati, compreso il sollevare l'assedio e far tornare una situazione di sicurezza e protezione.
E non è nemmeno un segreto che Hamas sia coinvolto con i militanti all'interno del campo di Yarmouk e che finanzi i militanti con i fondi necessari.
E' ovvio che il regime siriano abbia affrontato questa situazione, e quindi la posizione di Hamas è stata considerata solo come un atteggiamento solista di Hamas e il regime siriano abbia affrontato la situazione palestinese, escludendo la posizione di Hamas. E' anche vero che la posizione di Hamas abbia indebolito l'unità della posizione palestinese, che avrebbe dovuto essere basata sul consenso nazionale della neutralità e noi crediamo che se le cose fossero andate secondo questa logica per il caso palestinese si sarebbero ottenuti risultati diversi, molto migliori di quelli di ora.
Inoltre non è un segreto che ci sia stata una cooperazione tra Hamas e i Fratelli Musulmani al Cairo, e abbia collaborato con Mohamed Morsi, prima e dopo la sua elezione a presidente, ed è ora sotto processo per l'accusa di collaborazione con soggetti esteri, tra cui Hamas. Non è un segreto, anche, che i membri di Hamas che vivono in Egitto siano stati tra coloro che hanno marciato a manifestazioni contro il movimento del 30 giugno e hanno preso parte in azioni violente contro le autorità egiziane, civili e militari ed inoltre le autorità egiziane hanno parlato del ruolo di Hamas a sostegno dei gruppi armati nella penisola del Sinai assaltando i militari (nazionali di sicurezza e della polizia egiziana).
Il coinvolgimento di Hamas nei conflitti arabi e regionali, che ci piaccia o no, ha implicato la situazione palestinese, in particolare come Hamas amministri gli affari della Striscia di Gaza, il che significa che la politica egiziana nei confronti di Hamas riflette sulla Striscia di Gaza, in particolare la chiusura dei valichi di Rafah e il regolamento del movimento di attraversamento per i cittadini.
Hamas si trova a un bivio e deve scegliere tra la Palestina o la Fratellanza; se ha scelto la Palestina, deve venire fuori da sotto l’egida dei Fratelli Musulmani e abbandonare le loro attività in Egitto, Siria, Stati del Golfo, e in qualsiasi altro paese arabo.
Se sceglierà i Fratelli Musulmani, significherà danneggiare la situazione palestinese e quindi anteporre gli interessi della confraternita sugli interessi palestinesi.
Se Hamas rimane con la Fratellanza significa che la tensione continua con l'Egitto e la Siria. Solo e Hamas solo ha la responsabilità di questa tensione e quali risultati verranno da essa e come danneggeranno la causa palestinese.
Fonte: DFLP