Trovata morta vicino all'ospedale di Ramallah Suha, la figlia di Khalida Jarrar, icona e portavoce del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina.
Sono ancora sconosciute le cause, e ci uniamo alle voci che già si stanno sollevando per chiedere verità su questa morte misteriosa di un'attivista che con tutte le sue forze denunciava la condizione di ingiustizia subita dalla madre e da tutti i palestinesi detenuti illegalmente da israele.
«È una odissea, gli israeliani hanno condannato a due anni mia mamma. Sarà scarcerata il 30 ottobre, ha già scontato un anno e quattro mesi», aveva dichiarato Suha in una delle ultime interviste, prima che calasse nuovamente l'attenzione sulla condizione dei prigioni politici palestinesi.
Secondo la sentenza emessa dai giudici della corte militare israeliana di Ofer, Khalida è colpevole di «incitamento alla violenza» e di appartenenza a una organizzazione illegale, il Fronte popolare per la liberazione della Palestina.
Khalida venne arrestata a Ramallah il 31 ottobre 2019 e da alcuni anni entrava ed usciva dal carcere. Prima della condanna di marzo 2021 ha trascorso diversi periodi di detenzione amministrativa, il carcere senza processo.
Il suo primo arresto risale al 1989. Oltre a Khalida, sette deputati palestinesi eletti sono attualmente detenuti in Israele. Secondo la ong Addameer, a gennaio erano 4.400 i prigionieri politici palestinesi, tra cui 37 donne e 160 minori.
Fonte: Gaza FREEstyle