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Antisionisti rinviati a processo

Mercoledì 11 novembre si è svolta presso il Tribunale di Milano la seconda e ultima trance dell'Udienza Preliminare per decidere il rinvio a giudizio degli indagati per la contestazione della presenza delle bandiere dello Stato di Israele alla manifestazione del 25 aprile 2018 a Milano.

L'udienza si è conclusa con la decisione del Giudice di rinviare a giudizio, con l'accusa di minacce, lancio pericoloso di oggetti e resistenza a Pubblico Ufficiale aggravate da incitamento all'odio razziale, quattro compagni che da indagati sono così diventati imputati.

Anche questa è stata un'ulteriore dimostrazione della volontà di perseguire nella provocatoria equiparazione dell'antisionismo all'antisemitismo. Opporsi alla presenza delle bandiere di uno Stato fascista e terrorista che opprime il popolo palestinese alla manifestazione per la liberazione dal nazifascismo per questa magistratura va considerato un atto da perseguire penalmente confermando l'aggravante odiosa di incitamento all'odio razziale. Questo a supporto della politica prosionista dello Stato italiano che non perde occasioni per promuovere progetti di collaborazione con Israele in campo civile e militare.

Da parte nostra ribadiamo che questo non è un episodio isolato, ma fa parte di una campagna internazionale tesa a legittimare lo Stato sionista nel momento in cui si annette l'intero territorio della Palestina, trasferisce la capitale a Gerusalemme e proietta e sue mire offensive su tutto il Medioriente a suon di bombardamenti e omicidi mirati contro la resistenza palestinese e degli altri popoli arabi. Una campagna che ha visto processi simili al nostro in Francia e Germania dove sono anche state promulgate leggi che considerano l'antisionismo come antisemitismo.

Noi naturalmente rigettiamo in blocco questo piano accusatorio promosso anche con il nostro processo dai sionisti di casa nostra, rivendichiamo tutte le forme di solidarietà alla causa palestinese e invitiamo tutti i solidali e sensibili alle ragioni del popolo palestinese a trovare il modo di mobilitarsi o comunque di esprimersi anche in questa situazione caratterizzata dal lockdown.

Per quanto ci riguarda in quanto imputati intendiamo proseguire nella linea di trasformare il processo contro gli antisionisti in processo al sionismo. Per ora informiamo tutti che la prima udienza del processo si terrà lunedì 11 gennaio alle ore 9 presso il Tribunale di Milano.

Tutti gli imputati
 


محاكمة مناهضي الصهيونية

 
عُقدت الغيبوبة الثانية والأخيرة من جلسة الاستماع التمهيدية في محكمة ميلانو يوم الأربعاء 11 نوفمبر للبت في لائحة اتهام المشتبه بهم للطعن في وجود أعلام دولة إسرائيل في مظاهرة 25 أبريل 2018 في ميلانو.
 
وانتهت الجلسة بقرار القاضي بتوجيه الاتهام ، بتهمة التهديد ، وإلقاء الأشياء بشكل خطير ، ومقاومة موظف عمومي ، والتي تفاقمت بسبب التحريض على الكراهية العنصرية ، وأربعة رفاق من المشتبه بهم أصبحوا مدعى عليهم.
 
كان هذا أيضًا دليلًا آخر على الرغبة في متابعة المعادلة الاستفزازية بين معاداة الصهيونية ومعاداة السامية. إن معارضة وجود أعلام دولة فاشية إرهابية تضطهد الشعب الفلسطيني في مظاهرة التحرر من الفاشية النازية لهذا القضاء يجب اعتباره فعلاً يعاقب بتأكيد الظروف المشددة للتحريض على الكراهية العنصرية. ويأتي ذلك دعماً لسياسة الدولة الإيطالية المناصرة التي لا تضيع أبداً فرص تعزيز مشاريع التعاون مع إسرائيل في المجالات المدنية والعسكرية.
 
من جانبنا ، نكرر أن هذه ليست حلقة معزولة ، بل هي جزء من حملة دولية تهدف إلى إضفاء الشرعية على الدولة الصهيونية عندما تقوم بضم كامل أراضي فلسطين ، ونقل العاصمة إلى القدس ، وتخطيط أهدافها الهجومية على في جميع أنحاء الشرق الأوسط على أصوات القصف والاغتيالات الموجهة ضد المقاومة الفلسطينية والشعوب العربية الأخرى. حملة شهدت محاكمات مماثلة لحملتنا في فرنسا وألمانيا حيث تم أيضًا إصدار قوانين تعتبر معاداة الصهيونية معاداة للسامية.
نحن بطبيعة الحال نرفض ككل هذه الخطة الاتهامية التي روج لها أيضًا مع محاكمتنا من قبل صهاينة وطننا ، نطالب بكل أشكال التضامن مع القضية الفلسطينية وندعو كل المتعاطفين والحساسين مع أسباب الشعب الفلسطيني لإيجاد طرق للتعبئة أو غير ذلك. يعبر عن نفسه أيضًا في هذه الحالة التي تتميز بالإغلاق.
 
بالنسبة لنا كمدعى عليهم ، نعتزم الاستمرار في خط تحويل المحاكمة ضد معاد الصهيونية إلى محاكمة للصهيونية.
في الوقت الحالي ، نعلم جميعًا أن الجلسة الأولى للمحاكمة ستُعقد يوم الاثنين 11 يناير الساعة 9 صباحًا في محكمة ميلانو.
 
كل المتهمين
 

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L’11/11/2020 si terrà la seconda udienza del processo contro cinque compagni accusati di “incitamento all’odio razziale” per aver contestato la presenza dei sionisti in occasione delle celebrazioni del 25 Aprile 2018. Il 19/10/2020, in occasione della prima udienza, si è tenuto un presidio con slogan, striscioni e interventi.

Da diversi anni il corteo del 25 Aprile a Milano vede al suo interno la presenza organizzata dei sionisti legittimata e protetta, con tanto di servizio d’ordine, dal Partito Democratico e da altre forze della sinistra istituzionale. Questa è una palese operazione di propaganda politica condotta dallo Stato italiano, tesa a rafforzare i legami politici, economici, culturali e strategici ormai consolidati da decenni con lo Stato di Israele, funzionali a riaffermare e promuovere il ruolo dello Stato sionista, quale baluardo dell’imperialismo contro i popoli in lotta per l’autodeterminazione e contro gli Stati che non intendono sottostare ai diktat di USA, Unione Europea e di altri Paesi imperialisti.

Per queste ragioni da anni si è sviluppato un movimento antimperialista e a sostegno della lotta del popolo palestinese e dei popoli oppressi nella regione Mediorientale.

A Milano, da alcuni anni si organizza un presidio per contestare, con slogan, bandiere palestinesi, striscioni a sostegno della causa palestinese, la presenza sionista con tanto di bandiere israeliane nel corteo del 25 Aprile e i partiti che la sponsorizzano. In questa occasione lo Stato schiera decine di agenti in assetto antisommossa e di numerosi digos, schierati a difesa dei sionisti e contro i manifestanti.

In tale contesto si inquadra l’attacco repressivo contro i cinque compagni sotto processo.

Quest’operazione repressiva rappresenta un salto di qualità nelle strategie della controrivoluzione preventiva, in quanto capovolge la realtà accusando di razzismo i compagni. Infatti alle accuse di “terrorismo”, “estremismo” e “violenza”, utilizzate solitamente dallo Stato, in questa occasione nei confronti dei cinque compagni si usa, in modo subdolo e strumentale, l’accusa di razzismo contro chi invece ne fa costantemente un terreno di lotta. Tutto ciò in linea con il processo di equiparazione tra comunismo e fascismo, in corso dagli anni ’90 e condotto da apparati istituzionali e da partiti revisionisti, cui oggi va aggiunta anche la comunanza tra antisionismo e antisemitismo, ponendo sullo stesso piano filo palestinesi e fascisti. Operazioni che vengono avallate, anche a livello internazionale, tramite appositi provvedimenti legislativi, come ad esempio avvenuto in Francia e in altri Paesi europei.

L’altro aspetto rilevante di questa operazione repressiva è l’intenzione evidente dello Stato di colpire compagni impegnati da sempre nelle lotte anticapitaliste, nelle lotte sociali, contro la guerra e per la causa palestinese, tentando di servirsi di quest’attacco anche come deterrente per l’intero movimento di lotta.

E’ evidente che questo stato di cose consegue all’indebolirsi dei movimenti di lotta, favorito anche dalle posizioni pacifiste, riformiste e revisioniste egemoni nella Classe e talvolta purtroppo presenti anche nei movimenti. La realtà ha dimostrato, ad esempio sulla questione palestinese, che queste posizioni non hanno permesso la creazione dello Stato di Palestina e il miglioramento delle condizioni di vita del suo popolo. Occorre invece appoggiare le componenti della sinistra palestinese e quelle più radicali e risolute nello scontro con lo Stato sionista, sostenendo inoltre l’Intifada e le lotte dei prigionieri politici dentro le carceri israeliane.

Questo momento chiaramente non va inteso come punto d’arrivo, ma rappresenta un passaggio importante nella prospettiva di dare una continuità alla lotta più generale contro il capitalismo e l’imperialismo.

La solidarietà non si processa!

Solidarietà di classe ai cinque compagni!

Contro l’imperialismo e il sionismo!

Abbattere il capitalismo!


Fonte: CCRSRI

Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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