«Il prossimo anno saremo tutti a Milano e vediamo se avranno il coraggio di continuare a insultarci. Basta». Questa la minaccia del capo della comunità ebraica romana pronunciata nell’aprile 2014, con perfetto stile da bullo di periferia, o da criminale di una colonia sionista.
Ieri, 25 Aprile 2015, centinaia di uomini e donne si sono ritrovati in Piazza San Babila e, nonostante la presenza provocatoria di Carabinieri, transenne, Mossad, oltre a squadristi sionisti provenienti da Roma e non solo, hanno saputo mantenere calma e determinazione, per portare fino in fondo l’obiettivo che si erano dati 12 mesi prima: contestare la presenza delle bandiere di Israele al corteo del 25 aprile.
La contestazione ha ovviamente riguardato anche il PD, un partito guerrafondaio e dei padroni che si è fatto carico di proteggere la Brigata Ebraica, a dimostrazione del fatto che la connivenza tra sionismo e nostro paese sia portata avanti dalle istituzioni di governo.
Dopo la contestazione siamo entrati nel corteo con decine e decine di bandiere palestinesi, fino ad arrivare in piazza Duomo tra gli applausi degli antifascisti.
Le foto, le cronache giornalistiche seppur faziose, come il vergognoso, acido, rancoroso articolo di Luca Fazio sul sedicente “giornale comunista” Il Manifesto, lo dimostrano più delle nostre parole: a questa gente trovare qualcuno che sostiene apertamente la resistenza palestinese e il suo diritto a lottare per riavere la terra che è stata espropriata con la violenza e che denuncia la pulizia etnica a cui sono sottomessi i palestinesi, non va proprio giù.
Ieri lo abbiamo dimostrato e mandiamo loro a dire: della contestazione fatevene una ragione. Fino a quando la Palestina sarà occupata dal razzismo sionista, ci saranno partigiani che sosterranno la Resistenza palestinese. Ieri abbiamo fatto quanto dovevamo.
Fronte Palestina - Milano
Video della contestazione: www.youreporter.it