KNOW Pinkwashing è un'ampia coalizione di persone omosessuali e solidali con la Palestina, che vuole far conoscere cos'è il "pinkwashing", la strategia di rappresentare Israele come unico rifugio in Medio Oriente per le persone LGBT, al fine di distogliere l'attenzione dall'occupazione della Palestina.
Una grande coalizione ha inviato lettere a tutti i relatori dell’ “Equality Forum 2012”, chiedendo di riconsiderare la loro partecipazione al vertice.
L'Equality Forum di quest'anno ha scelto Israele come “nazione principale” e ha invitato l'ambasciatore israeliano negli Stati Uniti Michael Oren come principale relatore, in collaborazione con l'ambasciata israeliana a Washington e il Ministero israeliano del Turismo.
Il pinkwashing è una componente fondamentale della campagna 'Brand Israel', lanciata nel 2005 come campagna pubblicitaria, costata allo stato israeliano e ad alcuni inserzionisti statunitensi milioni di dollari, per dipingere Israele come paese rilevante e moderno. In poche parole, presentare Israele al Forum sull'uguaglianza e farla appropriare delle voci gay, ha come fine quello di spostare l'attenzione dai diritti umani e delle violazioni del diritto internazionale commesse da parte dello Stato di Israele per presentare un'immagine di tale stato come progressista, tollerante, e "amico dei gay". "E' scandaloso festeggiare un paese per la sua velata tolleranza mentre si nascondono le continue violazioni dei diritti umani fondamentali dei palestinesi", dice Cyndy Hayes, membro del gruppo che ha organizzato il boicottaggio dell’iniziativa.
KNOW Pinkwashing, per rispondere all'"Equality Forum", ha creato un proprio evento dal titolo "Pinkwashing e la Comunità omosessuale palestinese," che si è tenuto Sabato 5 Maggio al LGBTQ William Way Community Center. Un relatore ha discusso delle continue violazioni dei diritti umani contro i palestinesi indigeni perpetrate da Israele, della campagna "brand Israel" e della necessità di boicottare l'Equality Forum di quest'anno come mezzo per chiedere giustizia e uguaglianza in Palestina e nelle nostre comunità.
Gli attivisti di KNOW Pinkwashing cercano di richiamare l'attenzione sulla disuguaglianza e sulle sistematiche violenze di Israele contro i palestinesi: "i palestinesi sono vittime di oppressione, qualcosa che la comunità LGBTQ è in grado di capire", dice Sara Saba. Durante la creazione dello Stato di Israele nel 1948, si stima che oltre 700.000 palestinesi siano stati espulsi dalle loro case, e non è mai stato consentito loro di tornare. Da allora, il governo di Israele ha continuato ad espropriare le terre dei palestinesi per consentirne l’esclusivo utilizzo da parte degli ebrei israeliani, una politica che continua ancora oggi. Dal 1967, Israele priva i palestinesi che vivono sotto occupazione militare dei loro diritti fondamentali, civili e politici. Israele demolisce sistematicamente le case dei palestinesi nei territori occupati e nega ai palestinesi la loro libertà di movimento mentre li obbliga a vivere in ghetti segregati e senza i servizi elementari.
Inoltre risponde alle proteste non violente dei palestinesi inviando i soldati israeliani che utilizzano gas lacrimogeni, proiettili di gomma e munizioni.
Gli attivisti hanno organizzato manifestazioni per tutto il weekend per protestare contro Israele e gli eventi focalizzati al Forum.
Per ulteriori informazioni, contattare Queers palestinese per BDS - PQBDS.com o PinkwatchingIsrael.com
Fonte: Alternative Information Center
Traduzione a cura di PalestinaRossa