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Fermare la UEFA Championship Under 21 che si svolgerà in Israele

Israele è stato scelto per ospitare il prossimo Campionato di calcio UEFA U21. Ospitare una competizione sportiva internazionale è un onore che non deve essere dato ad un paese che viola il diritto internazionale e vieta ai palestinesi di partecipare alle competizioni sportive internazionali.

Di seguito la lettera aperta del PSC al Presidente della UEFA, Michel Platini. Vi invitiamo a scrivere anche al signor Platini, per far sì che la UEFA riveda la sua decisione. Clicca qui per inviare la lettera.

Gentile Michel Platini,

La campagna Palestinese di Solidarietà (PSC) chiede  all'Unione delle associazioni calcistiche europee (UEFA) di non organizzare la UEFA Under 21 2013 in Israele.

Nel mese di ottobre 2010 non solo la UEFA ha rinnovato il suo impegno anti-razzista, bensì lei, signor Platini, ha guadagnato il riconoscimento internazionale affermando che "Li abbiamo accettati in Europa e fornito loro le condizioni di adesione, e loro devono rispettare la lettera delle leggi e dei regolamenti internazionali altrimenti non c'è alcuna giustificazione per loro di rimanere in Europa... Israele deve scegliere tra consentire allo sport palestinese di continuare e prosperare o essere costretto ad affrontare le conseguenze per il suo comportamento". Da quel momento le azioni di Israele non sono cambiate, quindi il movimento di solidarietà globale per la Palestina è stato ingannato, perché nonostante la sua posizione precedente, si stanno premiando le atrocità di Israele concedendogli il privilegio di ospitare il campionato U21.

Il popolo palestinese vive da decenni un'occupazione militare. Israele opera un sistema radicato di apartheid razziale contro i suoi stessi abitanti non ebrei e occupa illegalmente le terre palestinesi in Cisgiordania, nella Striscia di Gaza e a Gerusalemme est. Ha cercato di annettersi ulteriori terre oltre a queste e ha sistematicamente trasferito la propria popolazione civile nei territori occupati. L'occupazione israeliana è illegale secondo il diritto internazionale, tra cui la Risoluzione 242 dell'ONU che chiede il ritiro di Israele dai territori occupati. Inoltre, la risoluzione ONU 446 stabilisce chiaramente che gli insediamenti 'non hanno alcuna validità giuridica e costituiscono un grave ostacolo per raggiungere una soluzione globale, giusta e duratura di pace in Medio Oriente'.  E' anche la posizione comune dell'Unione Europea che gli insediamenti e le occupazioni israeliane sono illegali.

La sua decisione di permettere a Israele di ospitare il campionato U21 2013 è estremamente dannosa, perché lancia il messaggio che la UEFA non ha alcun problema rispetto al trattamento illecito e discriminatorio di Israele verso il popolo palestinese. Come organizzazione globale e anti-razzista sicuramente la UEFA dovrebbe prendere una posizione, invece di essere complice delle azioni di Israele.

I palestinesi sono effettivamente tagliati fuori dal calcio internazionale a causa delle restrizioni estreme cui sono sottoposti dall'occupazione israeliana in diversi modi:

  • Nel settembre 2005, la Palestina era in una buona posizione nel suo gruppo della zona asiatica nelle qualificazioni per la Coppa del Mondo 2006, ma le autorità israeliane hanno impedito a cinque giocatori chiave di viaggiare al di fuori di Gaza, e la Palestina non è riuscita a qualificarsi.
     
  • Nell'aprile 2006, i missili israeliani hanno distrutto lo stadio di Gaza, dove vivono 1,2 milioni di palestinesi. Le autorità israeliane hanno ammesso che lo stadio è stato distrutto volontariamente; ciò equivale a un crimine di guerra ai sensi della Quarta Convenzione di Ginevra.
     
  • Nel 2007 alla squadra nazionale è stato impedito di recarsi a svolgere le qualificazioni per la Coppa del Mondo a Singapore e quindi è stata eliminata, e nel maggio 2008 non è stata in grado di partecipare alla Challenge Cup AFC, vedendosi negata la qualificazione per la Coppa d'Asia 2011.
     
  • Durante la guerra di Israele contro Gaza del 2008-2009, 1417 persone sono state uccise tra cui molti bambini. L'ONU ha dichiarato che Israele è colpevole di gravi violazioni in materia di diritto internazionale e dei diritti umani. Molte infrastrutture sono state distrutte, compreso lo stadio nazionale palestinese e l'edificio palestinese dell'associazione calcistica. Tutti i piani per la costruzione di un nuovo stadio sono stati fermati a causa del continuo assedio israeliano, che impedisce ancora concretamente al materiale di costruzione di entrare nella Striscia di Gaza, comprese le attrezzature sportive.
     
  • Nel luglio 2009, dopo aver ricevuto il permesso di entrare in Cisgiordania, uno dei migliori giocatori di Gaza è stato arrestato a un checkpoint ed è tuttora rinchiuso in un carcere israeliano.
     
  • Nell'agosto 2010 Israele ha rifiutato a sei membri della squadra nazionale palestinese il permesso di viaggiare da Gaza per una partita contro Mauritania.
     
  • Pochi mesi fa, i vincitori del campionato di calcio di Gaza e della West Bank hanno dovuto posticipare la finale di coppa perché alla squadra di Gaza è stato negato il permesso di viaggiare.
     
  • Le squadre nazionali non sono in grado di allenarsi al completo a causa delle restrizioni di viaggio.
     
  • Ai giocatori e alle squadre olimpiche della gioventù vengono spesso negati sia l'uscita sia il rientro quando viaggiano da Gaza alla Cisgiordania.

Questi sono solo alcuni dei modi in cui Israele impedisce ai palestinesi di partecipare alle competizioni calcistiche.

Ospitare una competizione sportiva internazionale è un onore e non c'è nulla di onorevole nelle azioni di Israele nei confronti del popolo palestinese. Un campionato U21 che si tenga in Israele sarebbe una mancanza di rispetto alla memoria dei 400 bambini uccisi e dei molti feriti nella guerra di Gaza. Sarebbe mostrare il sostegno per un regime che imprigiona i bambini e lascia i giovani della Palestina con poche speranze per il futuro. Il messaggio che questa scelta invia ai giovani d'Europa, è che invece di ribellarsi contro l'ingiustizia che i loro coetanei internazionali devono affrontare, possono semplicemente ignorarle.

Una grande alleanza di gruppi della società civile palestinese ha richiesto un movimento internazionale di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) contro l'apartheid israeliano. Questo movimento è in parte basato sul movimento di boicottaggio contro l'apartheid in Sud Africa. E' importante ricordare che il Sud Africa è stato escluso dai Giochi Olimpici così come dal cricket e dal rugby internazionali fino al 1992 e durante il periodo precedente gli è stato vietato di ospitare eventuali competizioni sportive internazionali. Questa scelta ha svolto un ruolo importante nel movimento internazionale contro l'apartheid in Sud Africa e ha rafforzato il movimento fino alla vittoria, la fine al regime.

La Campagna di Solidarietà con la Palestina chiede alla UEFA di revocare la sua decisione. Permettere a Israele di ospitare questo torneo significa accettare i suoi crimini contro il popolo palestinese. Ci auguriamo che la UEFA terrà fedele ai suoi principi e starà con i milioni di persone di tutto il mondo che respingono l'occupazione illegale israeliana.

Cordiali saluti

Betty Hunter
Presidente della Campagna di Solidarietà con la Palestina

Fonte: PSC
Traduzione a cura di PalestinaRossa
 

Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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