È con sgomento che abbiamo appreso della decisione della città di Dortmund di revocare il premio Nelly Sachs per la letteratura a Kamila Shamsie a causa del suo impegno dichiarato nei confronti del movimento non violento di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) per i diritti dei palestinesi.
Come afferma la dichiarazione di oltre quaranta organizzazioni ebraiche progressiste, "il pericoloso razzismo anti-ebraico confliggente con l'opposizione alle politiche e al sistema di occupazione e apartheid di Israele ... mina sia la lotta palestinese per la libertà, la giustizia e l'uguaglianza sia la lotta globale contro l'antisemitismo. Serve anche a proteggere Israele dall'essere ritenuto responsabile verso gli standard universali dei diritti umani e del diritto internazionale".
In Germania, gli attacchi al BDS sono tra i più feroci. Nel maggio 2019 il Bundestag ha approvato una mozione che identifica il movimento come antisemita. Tuttavia, il 13 settembre, il tribunale amministrativo di Colonia è diventato il terzo tribunale del paese a pronunciarsi a favore del diritto al boicottaggio.
Nella sua sentenza il tribunale ha scritto: "Le mozioni del Consiglio comunale di Bonn...e del Bundestag tedesco (17 maggio 2019), non costituiscono atti legislativi ma sono risoluzioni politiche o espressioni di volontà politica. Questi movimenti da soli non possono giustificare, da nessuna prospettiva legale, la limitazione di un diritto legale esistente".
Tuttavia, pochi giorni dopo, la città di Dortmund ha scelto di punire un autore per la sua difesa dei diritti umani, rifiutando allo stesso tempo di rendere pubblica la dichiarazione che aveva portato alla formulazione della decisione.
Quindi pubblichiamo la dichiarazione di Kamila Shamsie qui:
Nelle elezioni israeliane appena concluse, Benjamin Netanyahu ha annunciato l'intenzione di annettere fino a un terzo della Cisgiordania, in violazione del diritto internazionale, e l'obiezione del suo oppositore politico Benny Gantz a questo proposito era che Netanyahu aveva rubato la sua idea; la dichiarazione è stata fatta immediatamente dopo l'uccisione di due adolescenti palestinesi da parte delle forze israeliane. Uccisione condannata e definita "spaventosa" dal coordinatore speciale delle Nazioni Unite per il processo di pace in Medio Oriente. In questo contesto politico, la giuria del Premio Nelly Sachs ha scelto di revocare il premio assegnatomi sulla base del mio sostegno a una campagna non violenta per esercitare pressioni sul governo israeliano. È una grande tristezza per me che una giuria si inchini alle pressioni e neghi il premio a una scrittrice che esercita la sua libertà di coscienza e libertà di espressione; ed è motivo di indignazione che il movimento BDS (modellato sul boicottaggio sudafricano) con le sue campagne contro il governo di Israele per gli atti di discriminazione e brutalità contro i palestinesi debba essere considerato qualcosa di vergognoso e ingiusto.
Qual è il significato di un premio letterario che mina il diritto di difendere i diritti umani, i principi di libertà di coscienza ed espressione e la libertà di criticare? Senza questi, l'arte e la cultura diventano lussi insignificanti.
Khalid Abdalla, Alaa Abd el-Fattah, Sharif Abdel Kouddous, Nadia Abu el-Haj, Diana Abu-Jaber, Susan Abulhawa, Lila Abu-Lughod, Maan Abu Taleb, Ammiel Alcalay, Kazim Ali, Monica Ali, Nir Alon, Hanan Al-Shaykh, Carlos Manuel Álvarez, Suad Amiry, Tahmima Anam, Sinan Antoon, Lisa Appignanesi, Nicole Aragi, Arnold Aronson, Elsa Auerbach, Zeina Azzam, Kafah Bachari, Annie Baker, Sunandini Banerjee, Frank Barat, Mourid Barghouti, Josh Begley, Joel Beinin, Linda Benedikt, Phyllis Bennis, Susan Bernofsky, Omar Berrada, Dwayne Betts, Akeel Bilgrami, Nicholas Blincoe, Leah Borromeo, Brian Boyd, Victoria Brittain, Virginia Brown, Simone Browne, Jehan Bseiso, Victoria Adukwei Bulley, John Burnside, Margaret Busby, Diana Buttu, Carmen Callil, Juan Cárdenas, Zeynep Celik, Hayan Charara, Amit Chaudhuri, Anne Chisholm (Vice President, Royal Society of Literature), Noam Chomsky, Susannah Clapp, Jennifer Clement (President, PEN International), J.M. 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Fonte: https://www.lrb.co.uk/blog/2019/september/the-right-to-boycott
