Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina ricorda la prima donna martire del FPLP, la compagna Shadia Abu Ghazaleh, che ha perso la vita il 28 novembre del 1968 mentre preparava un ordigno esplosivo nel suo appartamento per un'operazione militare contro l'occupazione.
La compagna Abu Ghazaleh è nata a Nablus il 08 gennaio del 1949. Si è laureata presso l’Istituto Femminile e poi ha studiato per un anno sociologia presso l’Università Ein Shams del Cairo, prima di decidere di completare la sua istruzione all’Università Nazionale di An-Najah a Nablus in psicologia e scienze sociali. La sua famiglia ha tentato più volte di persuaderla per farla rimanere al Cairo ma la sua risposta era: “A che serve un attestato di laurea se non ho muro dove fissarlo nella mia terra d'origine?”.
La compagna Abu Ghazaleh è stata determinata nella sua scelta di tornare in Palestina soprattutto dopo l'occupazione del 1967. Ha iniziato la sua attività politica da giovane e fin da subito ha militato nel Movimento Nazionalista Arabo fondato da George Habash nel 1964. E’ stato uno dei membri fondatori del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (11 dicembre 1967).
Ha organizzato e diretto le organizzazioni militari delle donne palestinesi ed è stata una delle prime donne palestinesi ad essere coinvolta nella resistenza militare nel periodo post-1967. Si è profondamente dedicata alla formazione e alla lotta politica, come parte di una lotta globale con la resistenza militare. Abu Ghazaleh ha sempre sottolineato l'integrazione tra le lotte sostenendo che non vi è alcuna separazione tra liberazione nazionale e liberazione sociale. Ha creduto fortemente nel lavoro collettivo e organizzato piuttosto che all'individualismo ed ha marcato il ruolo della cultura, della politica e della strategia nel dirigere la lotta armata, aderendo saldamente allo slogan: "Non ci può essere movimento rivoluzionario senza una teoria rivoluzionaria".
Ha organizzato decine di giovani uomini e donne attraverso un approccio educativo, politico e militare per prepararli alla leadership nella lotta per la liberazione. Come parte del programma ha incluso lo studio delle esperienze di altri movimenti di liberazione nazionale in tutto il mondo, la lettura della letteratura mondiale, con un focus alla lotta delle donne contro il colonialismo e l'oppressione sociale. Ha incluso anche lo studio dei metodi della guerra popolare ed il rapporto tra tattica e strategia nelle lotte popolari per la liberazione nazionale, considerando l'educazione, la conoscenza e la scienza come armi nella lotta per la liberazione.
Era riconosciuta per la sua leadership, per il suo pensiero perspicace e per il suo l'impegno nel costruire una democrazia interna. Ha sempre discusso le varie questioni fra i suoi compagni con un alto livello di amore e rispetto, ha spesso lavorato insieme a combattenti di diverse organizzazioni nel servizio comune della liberazione della Palestina. Ha partecipato e condotto diverse operazioni militari svolte dal FPLP prima della detonazione accidentale di una bomba avvenuta nel suo appartamento.
Oggi il suo nome è immortale, come combattente e leader storica sia per il popolo palestinese sia per i popoli di tutto il mondo.
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