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Jarrar: la vita Khader Adnan in pericolo - necessaria la solidarietà ai prigionieri in sciopero della fame

La compagna Khalida Jarrar ha invitato tutte le organizzazioni palestinesi e gli attivisti internazionali ad unirsi in una campagna di solidarietà con il prigioniero Khader Adnan, in sciopero della fame da 52 giorni e in pericolo di morte.

Khalida ha anche fatto un appello per un boicottaggio totale dell'occupazione a tutti i livelli, ufficiali e pubblici, e per l'aumento delle azioni legali contro lo stato di occupazione e i suoi funzionari responsabili per i crimini commessi.

L'attivista ha inoltre incoraggiato il boicottaggio palestinese di udienze e processi di detenzione amministrativa, in quanto non sono altro che una farsa per tentare di legittimare la detenzione arbitraria, segreta e illegale, e non sono altro che un braccio dell'occupazione. Khader Adnan è detenuto in detenzione amministrativa senza accuse dal 17 dicembre, e da allora è in sciopero della fame per protestare contro il sistema illegale di detenzione amministrativa così come contro la tortura e gli abusi a cui sono sottoposti lui e gli altri prigionieri politici palestinesi durante gli interrogatori.

Khalida ha salutato Adnan e i suoi compagni prigionieri palestinesi, sottolineando che 10 prigionieri nella prigione di Ofer, di cui 4 compagni del FPLP, sono stati messi in isolamento a causa del loro sciopero della fame in solidarietà e sostegno a Khader Adnan. L'attivista ha chiesto inoltre l'abolizione dell'isolamento, un meccanismo di tortura e abuso utilizzato per periodi lunghissimi contro decine di prigionieri palestinesi tra cui segretario generale del FPLP Ahmad Sa'adat.

Khalida ha invitato gli attivisti internazionali affinché organizzino proteste e azioni di solidarietà in sostegno di Khader Adnan, per attirare l'attenzione sulla sua situazione, ed ha chiesto di intensificare gli sforzi nazionali palestinesi a sostegno delle proteste studentesche, degli avvocati e delle famiglie dei detenuti e di Adnan.

Fonte: PFLP

 

Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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