Siamo di fronte ad un nuovo attacco israelo-americano contro la questione dei rifugiati palestinesi e il diritto al ritorno alle proprietà e case da cui sono stati sfollati a partire dal 1948? Questa domanda nasce da ciò che abbiamo notato la scorsa settimana attraverso due importanti avvenimenti:
Il primo è il progetto di risoluzione presentato dal deputato degli Stati Uniti Mark Kirk e adottato dalla Commissione del Consiglio del bilancio, che riesamina il finanziamento degli Stati Uniti per l'UNRWA circa il suo ruolo per il reinserimento dei palestinesi nel luogo dove risiedono. Kirk vede che l'UNRWA non ha fatto quello che ha il dovere di fare, passando i progetti di reinsediamento dei palestinesi.
"E' stato notato che il compito dell'agenzia è limitato a fornire servizi per la prima generazione dei rifugiati palestinesi e non per la loro prole. Solo i profughi del 1948 meritano i servizi dell'Agenzia, ma quelli che sono nati fuori della Palestina non sono profughi. Di conseguenza, i paesi in cui sono nati devono dare loro la cittadinanza", ha detto Kirk. Così, il numero dei profughi palestinesi si riduce da 5 milioni a 70-75 mila. Dal momento che questi rifugiati sono anziani, l'UNRWA deve cancellare altri servizi come scuole, cliniche, istituti di gravidanza e bambini, centri giovanili, i programmi di prestito e altri servizi. L'Agenzia dovrebbe dare solo alcuni servizi medici per i pazienti che soffrono di malattie cardiache e la pressione sanguigna, vale a dire, quelle malattie che colpiscono le persone anziane, il che significa la riduzione del corpo medico e la chiusura progressiva dei servizi dell'Agenzia e la fine del suo ruolo con la morte dell'ultimo rifugiato palestinese nato in Palestina. Dopo di che, l'Agenzia non è più necessaria e la questione dei rifugiati sarà finita. Come Kirk ha affermato, "gli anziani muoiono e i loro figli e le figlie possono diventare cittadini dei paesi ospitanti". La stampa israeliana conferma che un progetto di Kirk, approvato dal Congresso della commissione per i bilanci, era stato redatto in collaborazione con i servizi israeliani con l'obiettivo di assediare l'Agenzia, dato che gli USA sono i più grandi finanziatori della UNRWA. La politica della Casa Bianca e del Dipartimento di Stato chiede di mantenere l'agenzia e non provocare i rifugiati palestinesi, fino a quando non si raggiungerà una certa risoluzione al di fuori del diritto al ritorno, che si avvicina ai criteri di Clinton e dei documenti del Mar Morto, i quali rilasciano il diritto al ritorno e forniscono una residenza permanente ai palestinesi ovunque risiedano, considerando questa una pratica attuazione alla risoluzione 194. Una volta attuato, tutte le richieste aggiuntive non sono accettate.
Il secondo evento è ciò che Smadar Perry ha dichiarato sul quotidiano "Oggi Israele". Improvvisamente ha ricordato quello che chiama "massacro" commesso contro gli ebrei iracheni a Bagdad nel 1941. L'autrice spiega minuziosamente i fatti di questo massacro e richiama l'attenzione a ciò che è successo prima del conflitto arabo-israeliano nel 1948, il che equivale ad affermare che gli arabi odiavano e ancora odiano gli ebrei. Perry inizia con questo massacro con lo scopo di parlare di campagne razziali condotte da parte degli arabi contro gli israeliani e come questi furono costretti a emigrare dalla loro proprietà e del denaro che fornivano a Israele per la pace e la sicurezza degli ebrei perseguitati vittime dell'antisemitismo.
Cosa spinge un giornalista israeliano a cercare un episodio incerto e offrirlo come un massacro contro gli ebrei, al fine di parlare di una guerra razzista scatenata dagli arabi contro gli ebrei, che li ha costretti a immigrare in Israele?
Perry ha fatto finta di aver dimenticato la tribolata situazione in Palestina e gli scontri tra gli agricoltori palestinesi e gli immigrati ebrei che venivano a cogliere illegalmente la loro terra. Ha anche chiuso un occhio sull'occupazione britannica e come abbia sanguinosamente represso la rivoluzione del 1936-1939, lasciando conseguenze sui palestinesi, e quanto l'occupazione britannica sia stata clemente con gli ebrei, e di come abbia aiutato la creazione di uno Stato israeliano sulla terra palestinese, a spese dell'ente nazionale palestinese.
Noi crediamo che far luce su questi eventi presunti miri a voler pareggiare la situazione, tra ciò che è accaduto da parte degli arabi contro gli ebrei ed i massacri degli ebrei contro i palestinesi e Perry ha ritenuto gli arabi responsabili di aver istigato il confronto adottando la politica dei massacri. Molti massacri israeliani sono avvenuti nel contesto della guerra arabo-israeliana. Tuttavia, Perry cerca di giustificarli ai suoi lettori.
Potrebbe non esserci connessione tra Kirk e Perry e i due fatti coincidenze. Tuttavia, ciò non nega l'esistenza di uno speciale interesse americano-israeliano per la questione dei profughi palestinesi, che né l'America, né l'Europa potrebbero escludere o ignorare. Non aggiungiamo nulla se diciamo che questa è la questione più delicata e la più calda nei bilanci degli ambienti occidentali. Ciò significa che gli occidentali non porranno mai fine a questo problema e al diritto al ritorno, ma significa in particolare che questi ambienti si accorgono che il problema dei rifugiati si sta allargando sempre di più e i rifugiati stanno aderendo al diritto al ritorno più di prima, e il prossimo anniversario della Nakba (catastrofe) attirerà più partecipanti.
Moatasem Hamadeh
Fonte: DFLP
Traduzione a cura di PalestinaRossa