Un recente rapporto presentato alle Nazioni Unite da parte delle organizzazioni internazionali che lavorano a Hebron documenta il forte incremento delle gravi violazioni dei diritti umani contro i civili palestinesi, in particolare giovani e bambini, che vivono nella Città Vecchia e a Tel Rumeida.
Dal quando è tornata a Hebron il 27 dicembre del 2011, la Brigata israeliana Golani ha mostrato segni di deliberate molestie e prese di mira nei confronti della popolazione palestinese di Hebron. Il rapporto documenta un aumento di arresti e detenzioni di adulti e bambini, di gravi danni fisici subiti durante la detenzione militare, di invasioni nelle casa e un aumento del numero e della durata delle detenzioni arbitrarie di civili ai posti di blocco. Si documentano anche vessazioni nel tentativo di far tacere gli osservatori internazionali che cercano di documentare questi abusi.
Contrariamente a quanto riportato dai militari, queste violazioni dei diritti umani si sono verificate senza alcuna provocazione osservata da parte dei palestinesi. I resoconti dei testimoni oculari, riferiti e riportati dagli internazionali che lavorano in città, si ritiene che rappresentino solo una piccola parte del numero totale degli abusi.
Questi alcuni esempi:
- Giovedi 12 Gennaio: la Brigata Golani ha picchiato un giovane disabile mentale che ha bussato alla porta del checkpoint dopo che gli è stata chiusa davanti. La stessa sera ha attaccato la madre e picchiato brutalmente il fratello minore, adolescente, rompendogli il cranio; entrambi i giovani sono poi stati arrestati.
- Martedì 17 gennaio: la Brigata Golani è entrata a casa di un uomo durante la notte, ha spinto la famiglia fuori, compreso il bimbo di 1 anno e mezzo, e ha picchiato il padre, che aveva richiesto alcune cure mediche per il figlio.
- Venerdì 20 Gennaio: la Brigata Golani ha trattenuto due ragazzini, di 10 e 12 anni, dietro l'ingresso della colonia di Beit Romano. Un testimone ha detto che i ragazzi indossavano maschere da sci a causa del freddo, ma non avevano lanciato alcuna pietra, come rivendicato dai soldati. I militari hanno dato ai genitori dei ragazzi un elenco contenente i nomi di altri cinque ragazzi dalla Città Vecchia, dicendo che se i genitori avessero portato quei ragazzi al gate avrebbero liberato gli altri due.
Gli internazionali che lavorano ad Hebron hanno chiesto un ritiro immediato della Brigata Golani, dichiarando di avere il timore che gli abusi continuino a crescere e a rendere la vita dei palestinesi insopportabile. I soldati dovrebbero restare ancora dai due ai cinque mesi, come previsto.
Download the Christian Peacemaker Team's full report here
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Fonte: Alternative Information Center
Traduzione a cura di PalestinaRossa