Le Brigate Abu Ali Mustafa, braccio armato del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, hanno inviato un messaggio alle agenzie di viaggio e agli uffici in tutto il mondo, chiedendo di cancellare i piani per il turismo verso l'entità sionista, la cosiddetta " Israele".
Hanno dichiarato: "Noi, le forze della Resistenza, Brigate dedicate al Martire Abu Ali Mustafa, l'ala militare del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, chiediamo la cancellazione di tutto il turismo e le vacanze nella Palestina occupata e consigliamo di fare attenzione nell'organizzazione di tali progetti. Le forze di occupazione israeliane hanno lanciato una guerra totale contro il nostro popolo. Tuttavia non possono proteggere le città, gli aeroporti e le località turistiche dai missili della resistenza palestinese, ovunque, nella Palestina occupata.
Di conseguenza, non saremo responsabili per le possibili perdite di vite umane o lesioni ai turisti, e consigliamo a tutti i viaggiatori di lasciare immediatamente e senza indugio la Palestina occupata.
"In secondo luogo, si consiglia alle aziende che intendono fare offerte o investimenti all'interno dell'entità sionista di cancellare immediatamente tali piani, in quanto tali investimenti nell'economia sono di supporto per lo stato chiamato "Israele", fanno male al popolo palestinese, minacciano i nostri diritti e rafforzano l'entità razzista. Pertanto, tali società diventerebbero un obiettivo legittimo per le nostre forze armate ", dice la nota.
Inoltre, le Brigate Abu Ali Mustafa hanno annunciato di voler continuare, insieme a tutte le fazioni della resistenza, a lanciare razzi di resistenza prendendo di mira gli insediamenti del nemico sionista. Domenica scorsa hanno lanciato due razzi contro il sito militare di occupazione Nahal Oz, tre contro Kerem Selem, quattro verso Bir Saba e diversi missili contro la base militare di Zakim e altre aree all'interno della Palestina occupata del '48. Le operazioni sono continuate anche Lunedi, con il lancio di sette missili contro i siti militari sionisti in diverse aree della Palestina occupata.