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Marcia Globale verso Gerusalemme: 30 marzo 2012

Marcia Globale verso Gerusalemme: 30 marzo 2012

Il 30 marzo 2012, provenendo da tutti i continenti, convergeremo e ci raduneremo lungo i confini palestinesi con l'Egitto, Giordania, Siria e Libano, con la partecipazione di delegazioni provenienti da ogni paese del mondo, in una marcia pacifica verso la Palestina.

Dall'occupazione sionista del 78% della Palestina nel 1948, e dalla successiva occupazione di Gerusalemme e del resto della Palestina nel 1967, siamo stati testimoni degli sforzi crescenti per giudaizzare Gerusalemme e per colonizzare la Palestina. Questi crimini contro l'umanità sono compiuti sotto la protezione politica e il pieno sostegno delle diverse amministrazioni USA e  coperti grazie al loro potere di veto alle Nazioni Unite.

L'obiettivo dei sionisti è quello di spingere i residenti palestinesi fuori da Gerusalemme e dal resto della Palestina, attraverso atti di terrorismo di Stato, pressioni economiche, restrizioni legali, fino all'espulsione completa.

La città santa di Gerusalemme è chiamata falsamente da Netanyahu e dagli altri leader sionisti "la capitale eterna di Israele", i quali affermano chiaramente che “Gerusalemme non è negoziabile”. Queste dichiarazioni e le conseguenti azioni dei sionisti sono assolutamente incompatibili con tutte le principali risoluzioni delle Nazioni Unite su Gerusalemme e contrarie ai principi del diritto internazionale.

La posizione predominante nella leadership israeliana, a livello politico, militare e religioso, è che Israele ha il diritto di occupare tutta la Palestina storica. La "soluzione finale", come previsto dai sionisti, è quella di completare la pulizia etnica di tutti i palestinesi dalla Palestina storica e nel frattempo attuare un sistema di apartheid.

Ma Gerusalemme, oltre ad essere venerata dai seguaci di tutte le religioni monoteiste, è una eredità comune e universale. Questa straordinaria, storica e antichissima città è anche considerata, in tutto il mondo, patrimonio di tutta l'umanità.

La città di Gerusalemme è sempre stata un faro di emancipazione e di speranza per gli oppressi. Essa ha simboleggiato l'unità e l'uguaglianza di tutti gli esseri umani e  un messaggio di amore, misericordia e compassione. Milioni di persone che amano Gerusalemme sono preoccupate per la sicurezza e la santità della moschea di Al-Aqsa, della Cupola della Roccia, della Chiesa del Santo Sepolcro e di altri luoghi sacri, minacciati dal progetto sionista teso a cambiare e smantellare la struttura della società di Gerusalemme, distruggendo la sua identità araba e islamica e stravolgendo il carattere della città.

Gerusalemme e tutta la Palestina devono essere liberate, redente, e restituite come luoghi di libertà e di coesistenza di tutti i cittadini del mondo, quali che siano le loro tradizioni religiose e culturali.

Come parte di questo movimento e su invito dei palestinesi, abbiamo deciso di organizzare una Marcia Globale verso Gerusalemme (GMJ è il suo acronimo in inglese) volta ad aumentare la consapevolezza della minaccia mortale che pesa su Gerusalemme e su tutta la Palestina per mano dei sionisti, contribuendo così ad avvicinare il giorno della liberazione.

Il 30 marzo 2012, provenendo da tutti i continenti, convergeremo e ci raduneremo lungo i confini palestinesi con l'Egitto, Giordania, Siria e Libano, con la partecipazione di delegazioni provenienti da ogni paese del mondo, in una marcia pacifica verso la Palestina.

Chiediamo a tutte le persone di coscienza di unirsi a noi!

Il Comitato internazionale della Marcia Mondiale verso Gerusalemme

Per altri documenti vedi www.globalmarchtojerusalem.org/main/
oppure www.ism-italia.org/2012/01/global-march-to-jerusalem

 

L'ELENCO DEI PRIMI FIRMATARI

Alex Zanotelli, sacerdote cattolico e missionario, Margherita Hack, Astrofisica, Danilo Zolo, filosofo del diritto, Giorgio Parisi, fisico nucleare, Massimo De Santi, Comitato Int. Educazione per la Pace, Angelo Baracca, fisico nucleare, Giulietto Chiesa, presidente di Alternativa, Moreno Pasquinelli, Campo Antimperialista, Manlio Dinucci, giornalista, Massimo Zucchetti, Università di Torino, Jacopo Venier, giornalista, Leonardo Mazzei, Movimento Popolare di Liberazione, Domenico Losurdo, Università di urbino, Aldo Bernardini, Università di Teramo, Costanzo Preve, filosofo, Hamza Piccardo, editore, fondatore U.C.O.I.I. (Comunità Islamiche in Italia), Giovanni Bacciardi, Partito dei Comunisti Italiani, Ugo Giannangeli, Giuristi democratici, Marino Badiale, Università di Torino, Maurizio Fratta, Rivoluzione Democratica.

Leggi l’Appello  - Pe firmarlo scrivi al comitato italiano: globalmarch@tiscali.it

 

Commenti

MILANO, 26 marzo 2012 ore 20.30
presso la Sala dei Venti in via Lazzaretto 17
(MM1 P.ta Venezia, MM2 Centrale, MM3 Repubblica - Tram n. 1-5-9-33)
Palestina come bene comune
Global March to Jerusalem
Incontro con la delegazione di ISM-Italia in partenza per Amman
per partecipare alla GMJ.
Introduzione di Alfredo Tradardi

ISM-Italia
www.ism-italia.org
info@ism-italia.org

Cari amici della causa palestinese,
Cari Firmatari dell’Appello per la GMJ,

scusandoci per il ritardo, vi inviamo un piccolo resoconto di ciò che è stata la Marcia Globale per Gerusalemme.
La GMJ è stata una delle più grandi iniziative di solidarietà con la Palestina, e ha tutto sommato ottenuto, ricordando l’esito della FF2, dei buoni risultati. Non si deve dimenticare il difficilissimo contesto geopolitico in cui la GMJ si è svolta, basti citare la situazione in Siria, per capire come si siano fatti degli sforzi enormi per raggiungere l’obiettivo, pur fra tantissime difficoltà, non pochi errori, scelte opinabili.

Al di là degli scontri verificatisi, purtroppo prevedibili e che hanno fatto un morto a Gaza, l’importanza della GMJ consiste nell’aver rivitalizzato la lotta contro il sionismo, non solo in ambito europeo, ma mondiale, dagli USA all’Australia. In Europa, dopo il disincanto post-Flottilla2, la marcia è servita a riavvicinare movimenti, associazioni, comitati pro Palestina.

Si è rimesso in moto un dialogo internazionale fra vari soggetti, politici e non - ci riferiamo anche alle semplici Associazioni di solidarietà con la Palestina -, oltre che religiosi (la partecipazione del mondo islamico è stata molto forte, ma segnaliamo anche l’adesione dei tanti cristiani).

Un dialogo che verte sulla Liberazione della Palestina, il diritto al Ritorno e all’autodeterminazione del suo Popolo, che critica apertamente le politiche sioniste, di cui occupazione, pulizia etnico-religiosa, creazione di un sistema di apartheid, giudeizzazione di Gerusalemme, sono alcune conseguenze.

L'Italia ha preso parte alla GMJ con una delegazione ufficiale, dal Libano, ma alcuni compagni hanno marciato dall'Egitto, da Gerusalemme e dalla Giordania. Per di più, malgrado gli ostacoli, si sono svolti il 30 marzo due presidi, uno a Roma sotto l’amabasciata israeliana, uno a Milano sotto il cosnolato israeliano. Possiamo dire che noi italiani abbiamo fatto molto.

Se avete avuto modo di seguire gli aggiornamenti puntualmente pubblicati sul nostro sito, www.marciapergerusalemme.blogspot, sarete al corrente dei problemi che hanno riguardato la marcia in Libano. Ci riferiamo, ovviamente, al luogo assegnato per lo svolgimento della marcia, il castello di Beaufort. La gioventù palestinese, specialmente quella del campo profughi di Ein el-Hilweh, il più grande del Libano, ha considerato tale scelta come una legittimazione della risoluzione 1701 approvata dal Consiglio di Sicurezza dell'ONU nell'agosto del 2006, che istituiva, per la sicurezza di Israele, una fascia smilitarizzata tra il fiume Litani e Israele. Per tal motivo è stata indetta una manifestazione dentro il campo profughi stesso per il 31 marzo, alla quale, la delegazione italiana, invitata, ha aderito con piacere.

Adesso, tornati ognuno nel proprio paese, l'obiettivo è quello di dare un seguito a ciò che con la GMJ si è iniziato. Si terrà a breve, oltre a quella dell Comitato centrale internazionale, una riunione europea del Comitato organizzatore, per fare un bilancio complessivo e decidere come continuare a lavorare per la solidarietà con la Palestina.

Auspichiamo che, in virtù delle relazioni stabilite, si prosegua uniti nella collaborare, e che i sostenitori della Palestina continuino a tener fede alla sua giusta causa e magari decidano di esporsi in primo piano.

Ringraziandovi uno per uno, ancora una volta, per aver firmato l'Appello e, a maggior ragione, per aver partecipato alla Marcia del 30 marzo e alle manifestazioni a Roma e a Milano, dimostrando sensibilità e amore per la Giustizia, ci e vi auguriamo di poter presto andare nella Palestina Libera.

Per il Comitato Italiano della GMJ
Daniela Di Marco

Qui sotto i link della delegazione italiana in Libano (1) e della manifestazione a Roma, davanti l'ambasciata israeliana (2)
1) http://www.youtube.com/watch?v=F-c8auZpfeQ&feature=player_embedded
2) http://www.youtube.com/watch?v=bbh2jcFdI5s&feature=player_embedded

Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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