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Nessuna radice in comune con gli assassini. Boicottare la guerra, boicottare Israele

SIONISTI ASSASSINI! ASSASSINO CHI È COMPLICE! ASSASSINO È CHI TACE I CRIMINI DI ISRAELE!

Mentre a Nablus i coloni impuniti assassinano e rivendicano la morte di un bambino palestinese dopo aver appiccato il fuoco alla sua casa e a Gerusalemme la polizia israeliana attacca selvaggiamente gli arabo palestinesi fin dentro le moschee, il candidato alle primarie del Partito Democratico Emanuele Fiano si permette, in un silenzio assordante contro i crimini di Israele, di aprire una polemica su una compiacente “Repubblica” accusando di antisemitismo chi critica l'operato dello Stato Sionista di Tel Aviv. Le foto pubblicate sono esplicite perché si riferiscono al 25 aprile di quest'anno quando centinaia di solidali hanno giustamente manifestato la propria rabbia schierandosi a fianco dell'eroica resistenza del popolo palestinese contro il genocidio perpetrato quotidianamente dal governo Netanyahu.

La protesta quel giorno coinvolse anche il PD responsabile di politiche antipopolari e, in quell'occasione, anche nel ruolo di bodyguard di una presunta “Brigata ebraica” che pretende anno dopo anno di scendere in piazza con le bandiere di un paese, Israele, nato con il terrorismo e basato sulla discriminazione razzista, sull'espropriazione della terra e dell'acqua del popolo palestinese e che insiste pervicacemente nell'assassinio di uomini, donne e bambini palestinesi con un comportamento nazista in nome di un sionismo imperialista che predica la supremazia ebraica in Medio Oriente.

Fiano viene contestato anche in quanto Segretario nazionale di “Sinistra per Israele” e sostenitore del progetto coloniale d'insediamento sionista, in linea con il suo segretario di partito nonché Presidente del Consiglio Matteo Renzi che dai Territori Occupati ha dichiarato: «Israele è il paese delle nostre radici, delle radici di tutto il mondo e anche il paese del nostro futuro» e quindi «l’Italia sarà sempre in prima linea contro ogni forma di boicottaggio [di Israele] sterile e stupido».

Il nostro essere a fianco del popolo palestinese è in nome dell'internazionalismo proletario e di una solidarietà di classe, quindi in nome di un'idea di società basata sull'uguaglianza e sulla giustizia sociale, senza più classi o distinzione alcuna basata sul colore della pelle, del sesso o del proprio credo religioso.

L'accusa di un odioso antisemitismo è tipica di chi vuole coprire il genocidio di un altro popolo per rubargli la terra e tenerlo soggiogato. Vergognoso, complice e miserabile è l'atteggiamento delle cosiddette "democrazie europee" e del governo italiano che corrono a genuflettersi davanti ad un terrorista come Netanyahu inneggiando alla pace.

Ma la pace non può essere sfruttamento, la pace non può essere apartheid, la pace non può essere schiavitù, la pace non può essere accettare il genocidio del Popolo Palestinese.

Basta con il terrorismo israeliano! Basta con il sionismo!
A fianco del popolo palestinese che resiste! Per la solidarietà internazionalista tra i popoli!

Fronte Palestina - Milano
 


Appello per il corteo del 19 settembre 2015

Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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