Link e Siti esterni
Informazioni e Notizie
Articoli ed Analisi

Analisi e Articoli

Red Hot Chili Peppers: Playing for a better day non è possibile in Israele

Una lettera aperta da BDS Italia
 
Firmate la petizione internazionale
che chiede ai Red Hot Chili Peppers di disdire il concerto in Israele!
 
 
Cari Flea, Anthony, Chad e Josh,
 
Dopo aver appreso del vostro concerto previsto a Tel Aviv, ci siamo sentit@ in dovere di aggiungere le nostre voci al coro internazionale di appelli ad annullare quel concerto. Essendo una band con una coscienza, non possiamo vedervi suonare in una bolla privilegiata, circondata da milioni di palestinesi costretti a vivere sotto l’oppressione, l'apartheid e l'occupazione israeliana.
 
I testi della vostra musica sono in netto contrasto alle politiche di Israele, che impongono una brutale occupazione per cacciare le persone dalla loro terra nativa [1], leggi razziste che smembrano le famiglie [2] e una violenta repressione per sopprimere la resistenza nonviolenta[3].
 
Come siete ormai sicuramente a conoscenza, dopo aver ricevuto lettere analoghe alla nostra provenienti dagli Stati Uniti, Francia, Israele, India, Libano, Sud Africa, così come collettivi internazionali "Don’t Play Apartheid Israel" e "Artists Against Apartheid," [4] un movimento globale lanciato e guidato dalla società civile palestinese invita gli artisti a rifiutare di esibirsi in Israele nell’ambito della campagna per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) contro Israele [5], una risposta nonviolenta per porre fine alle politiche israeliane che rispecchiano quelle del Sudafrica dell’Apartheid. Sono la ragione per cui Tel Aviv è considerata la Sun City dei nostri tempi.
 
Il vostro concerto a Milano a luglio cade pochi giorni prima dell'ottavo anniversario della storica decisione della Corte internazionale di giustizia che dichiarò il Muro di Apartheid e gli insediamenti israeliani in violazione del diritto internazionale. [6] L'inazione ha permesso a Israele di proseguire le sue violazioni dei diritti umani, e continuerà a farlo fintanto che gode di impunità e il suo auto-proclamato status di un normale, civile, Stato democratico non viene contestato.
 
Piaccia o no, il vostro concerto sarà parte degli sforzi per promuovere quell'immagine. In realtà, lo è già. Notizie del concerto stanno sul sito web del Ministero del Turismo israeliano, presentato come "l'ennesimo esempio di musica straordinaria a livello internazionale disponibile in Israele", per occultare le atrocità quotidiane dei crimini israeliani. [7] A proposito, se consultate le mappe fornite da tale ministero, farete fatica a trovare i Territori palestinesi occupati. [8] Solo l'anno scorso, nel corso della kermesse di 10 giorni sponsorizzata dal governo israeliano a Milano, videoclip di concerti a Tel Aviv di star internazionali avevano un posto di rilievo nella installazione multimediale sulla piazza principale della città, illustrando che quando si tratta di Israele, non si può separare la musica dalla politica.
 
Molti di noi siamo fan di lunga data della vostra musica e vogliamo che continuiate a "suonare per un giorno migliore", ma ciò non può accadere se scegliete di non rispettare il boicottaggio, ignorando ciò che vi accade intorno e prestando la vostra musica per soffocare il rumore dei bulldozer che demoliscono le case [9], degli spari sui contadini [10] e delle grida dei palestinesi per la libertà, la giustizia e l’uguaglianza.
 
Può solo accadere se scegliete invece di unirvi a personaggi come l'arcivescovo Desmond Tutu così come i molti artisti, musicisti, registi e scrittori che scelgono di stare a fianco degli oppressi e si rifiutano di consentire che i loro talenti vengano utilizzati per mascherare le violazioni dei diritti umani. [11]
 
Solo allora "il potere dell’uguaglianza" comincerà a diventare "quello che dovrebbe essere." Vi chiediamo di cancellare il vostro concerto a Tel Aviv.
 
Cordiali saluti,
 
BDS Italia
BDS Italia è un movimento per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro Israele, costituito da associazioni e gruppi in tutta Italia che hanno aderito all'appello della società civile palestinese del 2005 e promuovono campagne e iniziative BDS a livello nazionale e locale.
 
Note:
[4] Don’t Play Apartheid Israel
BDS France
Lebanon
Boycott from Within - Israel
Artists Against Apartheid
Indian Campaign for the Academic and Cultural Boycott of Israel
US Campaign for the Academic and Cultural Boycott of Israel
South African Artists Against Apartheid
[9]
 
Read the english version
 

Commenti

Milano esorta i RHCP a non esibirsi in Israele...
...a non sostenere l'apatheid e l'occupazione!

 

Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

PalestinaRossa newsletter

Resta informato sulle nostre ultime news!

Subscribe to PalestinaRossa newsletter feed

Accesso utente