Il rapporto Daily Beast ha seguito le rivelazioni dei meeting clandestini di Tamir Pardo a Washington il mese scorso durante l'udienza pubblica del Senato.
Lunedì scorso the Daily Beast ha dichiarato che la visita segreta del capo del Mossad, Tamir Pardo, a Washington all'inizio di questo mese aveva lo scopo di valutare come l'amministrazione del presidente Usa Barack Obama avrebbe reagito ad un ipotetico attacco israeliano contro il programma nucleare iraniano.
La visita di Pardo è stata comunicata lo scorso mese da Haaretz, dopo che alti funzionari degli Stati Uniti hanno annunciato la sua partecipazione ad una serie di incontri a Washington in occasione di un'audizione pubblica del Senato.
Nel corso dell'udienza del "Selected Committee on intelligence", alla quale hanno partecipato il Direttore della CIA David Petraeus e il direttore della National Intelligence James Clapper, il presidente Dianne Feinstein ha chiesto a Clapper se Israele non intenda colpire gli impianti nucleari iraniani. Clapper ha risposto che avrebbe preferito discutere la questione a porte chiuse.
Feinstein ha poi comunicato di aver incontrato Pardo della settimana a Washington. Petraeus ha risposto che anch'egli aveva incontrato Pardo, e ha illustrato ciò che egli ha definito "la crescente preoccupazione di Israele sulle ambizioni nucleari dell'Iran".
L'intero scambio è stato trasmesso in diretta sulla televisione americana.
Lunedì, una relazione del Daily Beast, nella quale sono citati funzionari statunitensi, ha fatto luce sul meeting, sostenendo che il capo Mossad ha visitato gli Stati Uniti al fine di determinare come questi, nonostante le obiezioni in merito, avrebbero reagito ad un attacco israeliano contro il programma nucleare iraniano.
Secondo i funzionari americani, citati nella relazione, Pardo ha posto ai capi funzionari americani domande come: "Qual è la nostra posizione contro l'Iran? Siamo pronti a bombardare? Lo faremo? Cosa implicherebbe se Israele lo facesse comunque?"
Il rapporto ha aggiunto che Israele ha cessato di condivisione un numero "significativo" di informazioni riguardanti i preparativi militari con l'intelligence degli Stati Uniti.
Domenica scorsa, l'agenzia di stampa statale "Irna" ha riferito che il ministero degli Esteri iraniano ha convocato l'ambasciatore dell'Azerbaijan per mostrare la sua contrarietà circa il presunto legame del suo paese con le operazioni del Mossad contro il regime di Teheran.
Sempre domenica scorsa, il London Times ha riferito che il Mossad israeliano sta usando l'Azerbaijan come base per spiare la Repubblica Islamica, citando la testimonianza anonima di un agente del Mossad.
Secondo l'IRNA, il ministero degli Esteri iraniano ha consegnato a Javanshir Akhundov, l'ambasciatore azero in Iran, una nota in cui si chiede al governo dell'Azerbaigian di fermare le operazioni anti-Iran del Mossad nel suo paese.
"In base ai movimenti dei terroristi coinvolti negli assassini degli scienziati iraniani nella repubblica dell'Azerbaigian e alle agevolazioni previste per permettere loro l'accesso a Tel Aviv in collaborazione con le reti di spionaggio del Mossad, l'ambasciatore azero in Iran Javanshir Akhundov è stato convocato dal ministero degli Esteri," ha dichiarato l'IRNA citando il Ministero degli Esteri, come dichiarato in un comunicato.
Akhundov, in risposta, ha detto che avrebbe trasmesso il messaggio al governo azero e che avrebbe riportato la risposta.
Barak Ravid
Fonte: Haaretz
Traduzione a cura di PalestinaRossa