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Roma: Proteste presso sedi ONU perché annulli i contratti con G4S, complice dell’Apartheid israeliana

Mobilitazioni anche a Bruxelles, Londra, New York e Amman per la Giornata ONU di Solidarietà con il Popolo Palestinese e #UndropG4S Manda un tuo messaggio a Ban Ki Moon

Lunedì 30 novembre, attivisti per i diritti umani hanno protestato davanti a due sedi delle Nazioni Unite a Roma, UNICEF e FAO, per chiedere all’ONU di annullare i contratti con la G4S, società coinvolta nell’occupazione israeliana e nella violazione dei diritti dei Palestinesi.

La G4S fornisce servizi alle carceri israeliane, dove sono detenuti illegalmente i prigionieri politici palestinesi, anche minori, senza processo e sottoposti a trattamenti disumanti e degradanti e alla tortura. Dall’inizio di ottobre, Israele ha arrestato oltre 1.800 palestinesi per reprimere la resistenza popolare palestinese di cui oltre 400 minori. Inoltre, la G4S fornisce attrezzature e servizi ai checkpoint, lungo il Muro, nelle colonie illegali e alle autorità israeliane presenti nella Cisgiordania, rafforzando così l’occupazione israeliana dei territori palestinesi.[1]

Alla sede di UNICEF ITALIA, gli attivisti hanno ricordato come la stessa UNICEF abbia documentato “maltrattamenti diffusi, sistematici ed istituzionalizzati” dei minori palestinesi nelle carceri israeliane,[2] e hanno chiesto quindi all’agenzia italiana di farsi portavoce presso l’ONU della richiesta di annullamento dei contratti con la G4S. Rappresentanti di UNICEF ITALIA hanno assicurato che avrebbero fatto degli accertamenti sui contratti. È stata consegnata inoltre la lettera già inviata all’ONU a settembre e firmata da oltre 220 organizzazioni in tutto il mondo alla quale non è pervenuta nessuna risposta.[3]

Secondo i dati dell’organizzazione internazionale, nel 2014 l’ONU aveva contratti con la G4S per oltre $22 milioni, di cui circa $1,2 milioni con l’UNICEF.[4]

Gli attivisti hanno anche protestato davanti alla sede della FAO, e hanno volantinato  ai dipendenti che uscivano chiedendo loro di impegnarsi  nel fare pressione sull’organizzazione dall’interno.

Oltre a Roma, proteste sono state organizzate presso le sedi ONU a Bruxelles, Londra, New York e Amman in occasione della Giornata ONU di Solidarietà con il Popolo Palestinese

La G4S è oggetto di una campagna internazionale di pressione da parte del movimento per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) perché si ritiri dalle attività in Israele. La Chiesa Metodista negli Stati Uniti e la Fondazione Bill e Melinda Gates hanno disinvestito dalla G4S a causa del suo ruolo nella violazione dei diritti umani e del diritto internazionale ed enti locali, università e sindacati hanno interrotto rapporti i loro con la G4S.[5]

Coordinamento BDS Roma e Provincia
 

Note:

[1] http://www.addameer.org/sites/default/files/publications/g4s_factsheet_-_october.pdf
http://www.palestinecampaign.org/case-g4s/

[2]http://www.unicef.org/oPt/UNICEF_oPt_Children_in_Israeli_Military_Detention

[3] http://www.addameer.org/advocacy/briefings_papers/joint-letter-un-secretary-general-terminate-contracts-g4s
http://www.addameer.org/userfiles/Letter%20to%20Secretary%20General%20Ban%20Ki-Moon.pdf

[4] https://www.ungm.org/Areas/Public/Downloads/ASR_2014.pdf

[5] http://www.bdsmovement.net/g4s-timeline

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Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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