«Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità»
(J. Goebbels, gerarca nazista)
Questo invito, e questa lezione, è stata ripresa molto bene dall'Associazione Amici di Israele, quando hanno tirato fuori dal cilindro una fantomatica Brigata Ebraica che avrebbe liberato l'Italia.
Le insegne della Brigata Ebraica sfilano per la prima volta nel corteo del 25 Aprile 2004. Le motivazioni di questa decisione sono dichiarate ed esplicite, nel sito degli Amici di Israele si legge che sono costoro a decidere di sfilare sotto le insegne della Brigata Ebraica perché “stanchi di partecipare circondati da bandiere palestinesi [...] e per non farci annoverare tra la massa dei manifestanti antiamericani o anti-israeliani”. La stessa associazione afferma che la decisione di sfilare con la Brigata ebraica è solo un passaggio di un percorso che deve portare a “lo sdoganamento del sionismo” (testuale). Si legge: “Crediamo, infatti, importante spiegare agli italiani che il sionismo è un ideale alto, nobile e giusto”.
È quindi espressamente dichiarato che la sfilata della Brigata ebraica è un’operazione di propaganda del sionismo ed è organizzata dalla associazione “Amici di Israele”.
Il sionismo, “ideale alto, nobile e giusto” per gli amici della Brigata Ebraica, ha portato alla creazione dello Stato di Israele attraverso la Nakba, cioè la distruzione di oltre 500 villaggi palestinesi e l’espulsione di oltre 750.000 Palestinesi dalle loro case e dalle loro terre, e non dimentichiamo le varie aggressioni come Piombo Fuso, ecc...ecc...
Noi, al contrario di chi la memoria se l'è venduta insieme ai principi e valori della Lotta di Liberazione palestinese, ricordiamo anche le parole di Eyal Mizrahi, che fu presidente della stessa associazione sionista: «Cari Amici Di Israele e simpatizzanti, anche quest’anno l’associazione Amici Di Israele sfilerà al corteo del 25 Aprile a Milano sotto lo striscione della Brigata Ebraica. Il punto di raccolta sarà in Corso Venezia angolo Via Boschetto alle ore 14.00. La partenza del corteo avverrà alle ore 14.30 ma ci riuniremo un po’ prima per poterci organizzare meglio. Vi invitiamo a portare le bandiere israeliane che avete".
Per citare invece le parole scritte qualche anno fa da chi ha condotto una ricerca sul tema: “La bandiera sionista ha quindi sempre sventolato senza soluzione di continuità dalla repressione ad opera di Haganà e britannici della rivolta araba del 1936/39, alla Nakba del 1947/48, alle guerre successive di Israele sino alle stragi di Gaza dei nostri giorni. Sventola sui carri armati mentre distruggono gli olivi, abbattono le case, occupano i campi profughi, affiancano i coloni; sventola sul muro di separazione e sui tetti delle colonie. Insomma, ha accompagnato e accompagna tutti i crimini sionisti”.
Non si è mai visto in Italia un corteo con in testa le bandiere di uno stato oppressore e in fondo le bandiere del popolo oppresso da quello stato!
D’altra parte Milano (governata da una giunta amica di Israele, come spesso hanno voluto ricordarci il sindaco Giuseppe Sala oggi e Giuliano Pisapia ieri), è una città in preda ai rigurgiti fascisti non solo sopportati dalle istituzioni cittadine, ma che vengono protetti in tutte le occasioni, che sia un’aggressione contro militanti della sinistra, o manifestazioni nostalgiche tutte inneggianti al fascismo.
Queste istituzioni sono tanto accomodanti verso i fascisti quanto repressori di ogni manifestazione che chieda dignità, sia quando famiglie occupano una casa o i lavoratori difendono i loro posti di lavoro sia quando noi portiamo in piazza il diritto dei palestinesi a lottare e combattere per la propria legittima causa di liberazione nazionale dall’occupazione sionista.
Ma i fatti hanno la testa dura...e lo dimostra la massiccia partecipazione di donne e di uomini, studenti e lavoratori, compagni impegnati nelle lotte sui territori, immigrati, solidali con la Palestina e con le resistenze dei popoli alle aggressioni imperialiste, all’appuntamento in San Babila per esprimere il proprio dissenso nel veder sfilare ancora una volta nel corteo del 25 Aprile una lista di colonialisti, guerrafondai, oppressori e sfruttatori.
Fronte Palestina - Milano
Con queste righe abbiamo voluto spiegare tutto quello che ha rappresentato la giornata non solo per il Fronte Palestina ma per tutti i partecipanti a partire dall’antifascismo. Fin dal mattino è stata contestata a Cinisello Balsamo la decisione del sindaco leghista di far palare il Presidente del Museo sulla Brigata Ebraica, fischi e slogan per entrambi.
La presenza molto significativa a Milano è stata frutto del lavoro di questi mesi: assemblee, presenza dei compagni nelle iniziative portando i contenuti non solo sulla propaganda sionista per mezzo della Brigata Ebraica, ma su tutto quanto sta caratterizzando Milano in questo ultimo anno. Aggressioni ad immigrati, continui rigurgiti fascisti - dalle scritte nei quartieri ad atti più concreti (vedi rottura della targa della Volante Rossa) -, sgomberi e denunce, attacco ai picchetti di lavoratori oltre alle condanne.
Nella nostra presenza tutto questo è stato ripreso e la risposta del movimento (e non solo) è stata forte e chiara al nostro fianco. Non ci sono stati momenti di silenzio, abbiamo continuato a spiegare per ore il senso della presenza, abbiamo lanciato continuamente slogan anche dopo il passaggio della Brigata Ebraica caratterizzando il presidio contro il PD, i suoi servi, i populisti...una contestazione non di pancia ma molto serrata e politica!
Bellissima l’immagine dello striscione che, nonostante la pioggia, volava...grazie alla tenacia e la fatica di alcuni compagni.
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