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Una laurea dedecus causa (dedecus = disonore) ad Amos Oz

Approvata dal Senato accademico dell’Università Statale di Milano, la proposta di conferimento della laurea honoris causa in Lingue e culture per la comunicazione e la cooperazione internazionale allo scrittore israeliano Amos Oz. Il conferimento avverrà il 29 gennaio 2016 nel corso della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico del nostro Ateneo.

Nato a Gerusalemme nel 1939, Amos Oz è uno dei massimi romanzieri contemporanei. La sua opera si caratterizza non solo per la grande qualità estetica, ma anche per il profondo impegno politico-morale, volto a favorire l’integrazione fra popoli e culture. Saggista, giornalista, docente di letteratura all’Università Ben Gurion del Negev, sin dal 1967 Oz si è battuto per una soluzione pacifica del conflitto israelo-palestinese, sostenendo la necessità di far convivere due Stati sullo stesso territorio.

Testimone fedele e imparziale delle ferite e delle contraddizioni del suo paese, Oz è divenuto un prestigioso punto di riferimento per l’opinione pubblica più aperta e tollerante. La capacità di ascoltare la diversità è il cuore della convergenza profonda tra l'impegno che caratterizza la vita e l'opera di Amos Oz e la vocazione della ricerca e della didattica del dipartimento di Scienze della mediazione linguistica e di studi interculturali che ha proposto il conferimento della laurea.

Il trio letterario, Amos Oz, David Grossman e Abraham B. Yehoshua, è onnipresente in Italia, al servizio del Brand Israel. Ma anche in Israele non tutti sono d’accordo sullo spessore della coscienza critica di O/G/Y.

Qualcuno sostiene, sempre in Israele, che sono tre sofisticati megafoni del potere, in servizio permanente effettivo. Dalle colonne di Haaretz Tom Segev ha preso in giro il “pacifismo prêt-à-porter” del trio letterario (haaretz20060811 by Tom Segev Someone to fight with). Nel passato altri, come Ben Naparstek o Yitzhak Laor avevano già messo in dubbio la trasparenza della loro coscienza.

Una prova emblematica - il boomerang di un fanatico da strapazzo: da Contro il fanatismo di Amos Oz, Feltrinelli 2002, pagg. 8/9:

Sono un inguaribile patito della digressione, pertanto ne incontrerete molte in questo mio discorso. Ecco subito la prima. A proposito di gioia: intorno ai dodici anni frequentavo una scuola ebraica religiosa per ragazzi, molto puritana, vittoriana sino allo spasimo - a parte il fatto che nessuno aveva idea di chi fosse la regina Vittoria. Un giorno l'infermiera della scuola, la donna più coraggiosa ch'io abbia mai conosciuto in vita mia, convocò tutti i ragazzi, saremo stati trentacinque forse anche quaranta, in un'aula. Sprangò le finestre, chiuse la porta e nel corso delle due ore che seguirono ci svelò tutti i segreti della vita. Meccanismi e congegni misteriosi compresi, e quel che entra e dove entra, senza trascurare trombe e tube e tutto il resto. Ricordo che la ascoltavamo pallidi e sbigottiti e scioccati, perché dopo aver descritto tutti questi terribili meccanismi, ci parlò anche dei due famigerati mostri, gli Al Qaeda e gli Hezbollah della vita sessuale: la gravidanza indesiderata e le malattie veneree. Ci sentimmo quasi venir meno.

ISM-Italia

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Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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