Fronte Palestina

APPELLO: per una giornata di mobilitazione nazionale contro l'aggressione militare e l'assedio di Gaza

L'esercito israeliano sta consumando l'ennesima aggressione contro i palestinesi presenti in tutto il territorio della Palestina storica e contro la Resistenza all'occupazione. Sono centinaia i morti, migliaia i feriti, gli arrestati e i torturati, tra cui donne e bambini, con la sola “colpa” di essere palestinesi, di essere nati e, soprattutto, di vivere in Palestina. Raccolti agricoli, abitazioni, attività commerciali, luoghi di culto, scuole, ospedali e decine di altre strutture distrutte!

I sionisti, grazie al sostegno economico, politico, scientifico e militare dei governi imperialisti occidentali e di quelli servili arabi, dei mezzi d'informazione e dell'ideologia padronale egemone in occidente, possono portare avanti il loro piano di colonizzazione e pulizia etnica dei nativi di quella terra, ogni dannato giorno, senza alcuna tregua.

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Appello: NO EXPO NO ISRAELE 2015

“Nutrire il pianeta”, questo il tema conduttore dell'Expo 2015 che si terrà a Milano il prossimo anno. Sarà, prevediamo, la fiera dell'ipocrisia e della menzogna. I grandi affamatori del pianeta e delle popolazioni del mondo saranno fra i principali “ospiti” ovvero i protagonisti di questa kermesse.

Grandi multinazionali e stati asserviti ai loro interessi che, attraverso guerre di rapina delle risorse dei popoli e di sfruttamento, si presenteranno come “i salvatori” dell'umanità. L'Expo oltre ad essere un'opera già di per sé conveniente alla devastazione dei territori, alla connivenza con le mafie e per lo spudorato ricorso al lavoro precario super-sfruttato, lo è ancora di più per l'ulteriore inganno che rappresenta.

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IL PREZZO DELLA COLONIZZAZIONE SIONISTA

In Palestina sono stati ritrovati i corpi di tre coloni scomparsi il 12 giugno scorso e subito sui media di mezzo mondo si è assistito ad una sconcertante e ipocrita mistificazione della realtà che quotidianamente si vive in quella terra da oltre 66 anni.

La propaganda filosionista si è messa in moto facendo perno sull'emotività suscitata dalla morte di tre coloni eliminando invece il contesto in cui questo fatto si inserisce, ossia la colonizzazione armata della Palestina: una realtà fatta di morte, distruzione e terrore ai danni dei palestinesi, una realtà fatta di pulizia etnica portata avanti da chi portavoce dell'ideologia sionista continua a colonizzare una terra abitata da altri sulla base del mito della “terra promessa al popolo eletto”.

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Comunicato stampa: ROMPIAMO IL SILENZIO, SOSTENIAMO LA PALESTINA!

La Palestina è sotto attacco e non possiamo restare a guardare, giorno dopo giorno aumenta la violenza e il terrore perpetrato dallo stato dell'apartheid israeliano il quale, con il pretesto della ricerca dei tre coloni scomparsi giovedì 12 giugno dall’insediamento di Gush Etzion (in territorio palestinese sotto totale controllo di Israele), sta conducendo una brutale campagna di repressione contro la popolazione palestinese, bombardando giornalmente la Striscia di Gaza e assaltando la Cisgiordania.

Più di 500 palestinesi, tra cui 11 parlamentari, sono stati sequestrati dalle truppe di occupazione in oltre 400 incursioni contro abitazioni, scuole, associazioni, università e altre istituzioni. 8 palestinesi sono stati uccisi dalle forze di occupazione, ma sembra che questi morti siano invisibili per la comunità internazione, la quale si è indignata per il rapimento dei tre coloni-soldati ma non muove un dito di fronte alle quotidiane vittime palestinesi, al sequestro di minori (nei primi mesi del 2014, 740 minorenni palestinesi sono stati sequestrati dall’esercito israeliano), al muro della vergogna, alla distruzione di case e alla tortura. Gli USA e l'UE hanno fatto finta di non sentire il grido di libertà dei prigionieri amministrativi che con dignità e coraggio, a rischio della loro stessa vita hanno fatto 63 giorni di sciopero della fame, per chiedere la fine di questa pratica illegale, a causa della quale centinaia di palestinesi vengono arrestati senza accusa né processo. Anzi, con un gesto sprezzante e assurdo, mentre i buldozzer israeliani demolivano l'ennesime abitazioni palestinesi, lo stesso stato sionista che occupa illegalmente il territorio palestinese da 66 anni, veniva eletto vice-presidente della quarta commissione delle Nazioni Unite (Politiche speciali e Decolonizzazione), ossia di un organismo che ha lo scopo di affermare e garantire il diritto dei popoli all’autodeterminazione e all’indipendenza, un diritto costantemente negato ai palestinesi.

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Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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