Abu Ali Mustafa

Lettera di Ahmad Sa'adat dal carcere: 48° anniversario del PFLP

La seguente dichiarazione del prigioniero Ahmad Sa’adat, Segretario Generale del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, è stata rilasciata in occasione del 48° Anniversario della fondazione del FPLP, l’11 dicembre del 1967, ed è stata scritta dalla sua cella nella prigione di Ramon dove si trova incarcerato dall’occupazione sionista.

Al nostro popolo, ai compagni,

In quest’occasione, celebriamo il grande 48° anniversario del nostro Fronte. E la Palestina ha deciso di sollevarsi attraverso l’Intifada e la Rivoluzione, con Martiri che hanno giurato di sconfiggere l’occupazione, e che tracciano per il popolo la strada verso una vera autodeterminazione nazionale, verso la liberazione e il ritorno alla propria terra, determinati perchè Gerusalemme non venga rubata alla nostra gente. I leaders e i militanti del nostro popolo, i nostri giovani, e tutte le nostre risorse, sostengono questa crescente Intifada che mira all’indipendenza e all’autodeterminazione per la nostra terra, respingendo tutti i tentativi di fermare e deviare questo movimento dal suo corso naturale e dagli obiettivi perseguiti dalla rivolta giovanile.

Comunicato del FPLP – Quattordicesimo anniversario di Abu Ali Mustafa

Comunicato rilasciato dal Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina In occasione del quattordicesimo anniversario del martirio del leader nazionale Abu Ali Mustafa

Masse del nostro popolo, Liberi di questo mondo

Portando avanti la battaglia popolare e patriottica, la battaglia di liberazione nazionale democratica, il compagno Abu Ali Mustafa, martire e leader nazionale, ha dedicato la sua intera vita alla lotta, con coraggio, chiarezza, fermezza di principio e convinzione nei suoi ideali, con spirito di sacrificio e una visione d’avanguardia rimasta fedele al progetto nazionale, culminata col suo martirio, e che rimarrà sempre un punto di riferimento per le masse.

FPLP: l'attacco a Sa'adat non passerà senza reagire

Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina avverte delle sicure conseguenze che ci saranno a seguito dell'attacco sionista al suo Segretario Generale, il compagno Ahmad Sa'adat, e ai suoi compagni di prigionia nel carcere di Nafha.

Il leader Sa'adat sarà sempre una spina nella gola dell'occupazione, un simbolo nazionale di confronto e di lotta contro il progetto sionista nel suo complesso e le sue politiche, nonostante gli incessanti attacchi subiti dalle guardie e dal sistema carcerario sionista.

Il FPLP onora la resilienza delle masse palestinesi e la loro valorosa resistenza

In occasione del cessate il fuoco a Gaza il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina estende i suoi saluti alla tenacia e alla resilienza delle masse palestinesi, alle organizzazioni risolute della resistenza, ai coraggiosi combattenti che durante quest'ultima aggressione hanno lottato senza pari, alla fermezza dei prigionieri, a tutti i feriti e ai martiri per la libertà.

Grazie a loro la causa palestinese viene elevata ad una lotta di liberazione nazionale che proteggerà sempre i diritti inalienabili dei palestinesi, così che il nemico sionista non raggiungerà mai i suoi meschini scopi. Per realizzare tali obiettivi la Resistenza gioca un ruolo fondamentale, costruisce una vera unità nazionale mettendo da parte le rivalità e le divisioni tra le fazioni, che rappresentano invece un punto di debolezza per la causa palestinese. Su questa base il Fronte Popolare richiama al pieno rispetto dei termini proposti dalla delegazione unificata, ricordando che la Resistenza vigilerà affinché il nemico non approfitti della tregua per sfuggire a tali richieste, consci del fatto che i sionisti proveranno a prolungare i negoziati e le trattative per indebolire le conquiste ottenute con la lotta.

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Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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