John Kerry è irritato. Benjamin Netanyahu fuorioso. Le lobby sioniste furibonde. Ovviamente si sta parlando delle controversìa sulle nuove linee guida rilasciate dall'Unione Europea che metteranno fine ai finanziamenti e ai prestiti alle compagnie e alle istituzioni attive nelle colonie israeliane nei Territori Palestinesi Occupati. Ma più si analizza la questione, più si arriva alla conclusione che Israele e la sua cerchia di sostenitori hanno ben poco di cui lamentarsi.
Qualche settimana fa, David Cronin, giornalista e attivista politico irlandese, ha sottoposto una formale richiesta di delucidazioni alla Commissione Europea sul perchè stia attualmente finanziando un imprenditore israeliano che era coinvolto nelle costruzione di un linea metropolitana illegale nei Territori Occupati a Gerusalemme Est. Gilad Rafaeli è un nome molto noto alla Commissione Europea in Israele per un progetto di sicurezza dei trasporti, supportato da circa 25 mln di € in finanziamenti da parte dell'Europa. Il curriculum vitae di Rafaeli evidenzia come tra il 2006 e il 2011 fu ingaggiato per lavorare sul sistema di metropolitana leggera a Gerusalemme.