Ahmad Saadat

Sa’adat: le sezioni resteranno barricate fino a quando le nostre richieste non saranno accolte

Il Segretario Generale del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, il compagno Ahmad Sa’adat, ha ribadito che i prigionieri del carcere di Nafha continueranno a mantenere chiuse le sezioni, a non uscire nel cortile, a non avere contatti con l’Amministrazione finché non verranno accolte tutte le loro richieste, ossia: un incontro tra l’Amministrazione Carceraria e il rappresentante dei prigionieri Ala’a Abu Jazar, l’annullamento delle restrizioni punitive nei confronti delle sezioni, l’uscita dall’isolamento per i prigionieri della cella N85 e la cessazione delle incursioni e perquisizioni notturne.

ll leader Sa’adat, in una lettera fatta pervenire tramite l’avvocato dell’associazione Addameer, ha rassicurato le masse del nostro popolo sul suo stato di salute, continua a svolgere il suo dovere nella lotta fianco a fianco con i prigionieri nei confronti dell’Amministrazione Carceraria, e ha ringraziato i compagni del Fronte che sono scesi per le strade e che hanno organizzato iniziative di solidarietà con lui e con i prigionieri.

FPLP: l'attacco a Sa'adat non passerà senza reagire

Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina avverte delle sicure conseguenze che ci saranno a seguito dell'attacco sionista al suo Segretario Generale, il compagno Ahmad Sa'adat, e ai suoi compagni di prigionia nel carcere di Nafha.

Il leader Sa'adat sarà sempre una spina nella gola dell'occupazione, un simbolo nazionale di confronto e di lotta contro il progetto sionista nel suo complesso e le sue politiche, nonostante gli incessanti attacchi subiti dalle guardie e dal sistema carcerario sionista.

Appello alla mobilitazione: continuiamo la campagna “No Expo - No Israele”

Il 19 settembre, giornata nella quale è previsto l’arrivo di Abu Mazen all’Expo - contestualmente, nello stesso mese, alla presenza di un rappresentante israeliano - deve essere un’occasione per far sentire la nostra voce, rilanciare la lotta contro Expo e la narrazione che ci propina, opporsi alla presenza di Israele come principale partecipante alla fiera delle multinazionali, occasione in cui la Palestina che si presenta si fa relegare, invece, in un piccolo stand nella “zona arida”.

Invitiamo quindi tutti i solidali con la Resistenza Palestinese e i suoi prigionieri, gli antimperialisti, coloro che sono impegnati nell’appoggio alle resistenze dei popoli e le realtà di lotta contro Expo a costruire con noi la mobilitazione. Questo diventa un compito cui nessuno si dovrebbe sottrarre.

Assemblea soci Acea: La lunga giornata dell’acqua. La determinazione di difendere i diritti

Incontro dei movimenti dell'acqua da Lazio, Campania e Toscana sotto la sede della società. Consegnata lettera agli azionisti.

La giornata del 23 aprile è iniziata con un volantinaggio degli attivisti di Diritto alla Città all’assemblea dei soci dell’Acea, consegnando agli azionisti una lettera per denunciare l'espansione della multi-utility nel Centro-Sud Italia, una gigantesca opera di fusione, che altro non è che una "vecchia" privatizzazione con un nome nuovo. La lettera ricordava inoltre che i dividendi promessi per quest'anno si nutrono dell’acqua che viene sottratta ai cittadini.

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Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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