Ahmad Saadat

DICHIARAZIONE DELLA COORDINADORA GUEVARISTA INTERNACIONALISTA SULLA NAKBA

Il 15 maggio è una data di commemorazione e soprattutto di lotta per il popolo palestinese e per tutti gli sfruttati del mondo. In questo giorno, nel 1948, incomincia l'operazione di pulizia etnica più crudele dei tempi moderni.

Questa vicenda, meglio conosciuta come Al Nakba (che in arabo significa catastrofe), comincia quando il 78% della popolazione palestinese viene espulsa violentemente dalle proprie terre e dalle proprie case, dove il sionismo sotto l'auspicio dei disegni imperialisti nordamericani e inglesi impianta il proprio stato nel 1948. Oggi più di 5 milioni di rifugiati palestinesi non possono ancora tornare nelle proprie terre. Non si tratta di una questione del passato, ancora oggi la strategia sionista di pulizia etnica e di colonialismo pretende di cancellare completamente la resistenza del popolo palestinese e le sue organizzazioni più avanzate. I suoi atti di bestialità senza freno aumentano con il passare del tempo e con la resistenza alla sua presenza di invasore.

Comunicato del Fronte Palestina in merito all'appello di una mobilitazione nazionale nel giorno della Nakba

Nell'ultimo incontro nazionale del Fronte Palestina (FP) tenutosi il 13 aprile a Firenze si è discussa la proposta di condividere l'appello arrivato a seguito della riunione nazionale di Roma del 23 marzo alla quale hanno partecipato alcuni compagni del FP.

Vediamo favorevolmente la mozione di indire una giornata di iniziative a livello nazionale condivise tra le varie realtà che si muovono sul terreno della solidarietà con la Palestina; nondimeno in merito alla proposta di un manifesto unitario pensiamo che in questo momento sia opportuno esprimere posizioni più chiare e più esplicite possibili, che convergano sull'esigenza di dare un segnale di unità nella solidarietà verso i palestinesi.

Dossier: Campagna per la liberazione di Ahmad Sa’adat

l caso di Ahmad Sa'adat, leader nazionale palestinese, Segretario Generale del Fronte Popolare di Liberazione Nazionale della Palestina e membro eletto del Consiglio Legislativo Palestinese, è uno degli oltre 5000 casi di prigionieri politici palestinesi, ma è un caso di critica importanza e estremamente paradigmatico - il caso di un leader palestinese, preso di mira per "crimini" di carattere politico, per il suo impegno verso la resistenza palestinese e il rifiuto di compromessi riguardo ai chiari principi della liberazione palestinese e per il suo ruolo storico come leader del movimento dei prigionieri.

Il caso di Sa'adat illustra la realtà delle corti militari israeliane e del sistema di ingiustizia dell'occupazione, che è semplicemente un altro strumento e meccanismo dell'occupazione stessa, l'ennesima arma rivolta contro al popolo palestinese. Il rifiuto di Ahmad Sa'adat di riconoscere le corti militari è di per se rappresentativo della risolutezza e determinazione del movimento dei prigionieri palestinesi e dell'intero popolo palestinese, che continuano a rifiutare e continuano a resistere all'occupazione in tutte le sue forme, nonostante gli abusi, torture e le continue aggressioni.

Compagno Sa'adat: non una singola casa sarà costruita in una colonia sionista come prezzo per la mia libertà

In un'intervista con il Palestinian Information Center, Abla Sa'adat (Um Ghassan), attivista delle donne palestinesi e moglie del compagno prigioniero Ahmad Sa'adat, Segretario Generale del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, racconta che Sa'adat ha espresso il suo rifiuto ad essere rilasciato in cambio di concessioni di terra palestinese o di diritti del suo popolo; l'intervista si è svola nel carcere di Gilboa, dove il compagno Sa'adat viene tenuto prigioniero dall'occupazione.

Abla raccontato il messaggio di Ahmad:

"Mi rifiuto di essere rilasciato sulla base di una trattativa e non accetto che il prezzo della mia libertà siano dei metri di terra di Palestina, la terra per la quale abbiamo combattuto e per la quale siamo stati imprigionati. Rifiuto che la condizione per la mia libertà sia l'espansione degli insediamenti. Rifiuto questa offerta, nemmeno una casa per i coloni sionisti sarà costruita come prezzo della mia libertà", ha detto Sa'adat.

Pagine

Subscribe to RSS - Ahmad Saadat

Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

PalestinaRossa newsletter

Resta informato sulle nostre ultime news!

Subscribe to PalestinaRossa newsletter feed

Accesso utente