Il prigioniero palestinese Bilal Kayed, nel suo giorno 48° di sciopero della fame, oggi, dall’interno del Barzilai Hospital dov’è ammanettato mano e piede al suo letto, ha scritto la lettera che segue. Kayed ha 34 anni e ha iniziato lo sciopero della fame il 15 giugno. Il suo rilascio era stato previsto il 13 giugno, dopo aver scontato una condanna di 14 anni e sei mesi nelle prigioni israeliane. Invece di essere rilasciato come da programma, tuttavia, gli sono stati inflitti altri sei mesi di detenzione amministrativa senza accusa né processo rinnovabile a tempo indeterminato.
Immediatamente, Kayed, ha iniziato uno sciopero della fame per protestare contro questo pericoloso precedente per tutti i prigionieri palestinesi, uno sciopero sostenuto dai suoi compagni di sinistra appartenenti al Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina e da partiti e movimenti dei prigionieri palestinesi. Oltre 100 compagni prigionieri palestinesi si sono uniti ad uno sciopero collettivo della fame per la libertà di Kayed, tra i militanti del FPLP c’è il segretario generale Ahmad Sa’adat, Ghassan Zawahreh e Shadi Ma’ali, Mohammed Abu Sakha, artista circense e insegnante, Hassan Karajan delle organizzazioni giovanili, e molti altri. Altre centinaia si sono uniti in una serie di proteste collettive per la liberazione di Kayed, organizzando scioperi della fame e proteste rispondendo all’appello; i prigionieri sono stati colpiti da raid, trasferimenti di massa, divieti di visite familiari, isolamento e altre sanzioni, nel tentativo di boicottare la loro protesta collettiva.