"Per combattere il terrorismo islamico - prosegue Salvini su twitter - e riportare pace e stabilità, per un rapporto sempre più stretto fra scuole, università ed imprese, per cooperare in ricerca scientifica e sanitaria, per rinsaldare collaborazione e amicizia fra popolo italiano e popolo israeliano: io ci sono. Aspettiamo che anche Onu ed Unione Europea facciano la loro parte".
Con questo “programma” pronunciato in arrivo a Tel Aviv il Ministro degli Interni Matteo Salvini si è messo in posa da Presidente del Consiglio ad interim, presentandosi al governo sionista in cerca di una “benedizione”, in prospettiva di una prossima ventura resa dei conti con il M5S e tentata scalata per quell’incarico. I movimenti sulla scacchiera, in vista di una crisi di governo che viri ulteriormente “a destra” la politica italiana, quindi, procedono inesorabili. Dopo l’endorsement confindustriale per la tutela del tasso di sfruttamento capitalistico, quello della Casa Bianca contro il Capitale euroimperialista, mancava proprio il sigillo sionista.