In seguito ad un articolo di Luisa Morgantini, apparso su "Il Manifesto" lo scorso lunedì 2 marzo e che riportiamo di seguito, abbiamo deciso di scrivere una lettera al quotidiano per segnalare alcune inesattezza storiche e contraddizioni che, a nostro avviso, marchiavano l'intero articolo.
A seguito della nostra richiesta una prima risposta dalla redazione ha voluto che la lettera fosse accorciata perché "troppo" lunga, sebbene non sia facile trattare materie del genere senza poter argomentare le riflessioni e le analisi proposte o per (soprattutto) screditare le falsità raccontate ai lettori. Senza perderci d'animo abbiamo rielaborato la nostra lettera, con molta fatica per le ragioni su scritte, provando ad attenerci alle condizioni imposteci; a questo punto però sono stati i contenuti a far prendere la decisione di non pubblicare il nostro elaborato. Non solo quindi, dopo aver lasciato carta bianca alla Morgantini di scrivere e riferire quanto lei ed un certo movimento di solidarietà con la Palestina propagandano in Italia, non ci è stato dedicato lo stesso spazio, lasciando al lettore la possibilità di confrontarsi con una visione differente della questione, ma si è arrivati addirittura alla censura totale.