Colonialismo sionista

La destra israeliana provoca sulla questione di Gerusalemme

Alcuni  graffiti provocatori sono stati ritrovati la sera di domenica 19 febbraio sui muri della Chiesa Battista nel centro di Gerusalemme. Questo è solo l'ultimo di numerose provocazioni contro le istituzioni cristiane e musulmane, o percepite come "di sinistra", negli ultimi due mesi a Gerusalemme.

Solo nelle ultime due settimane, oltre a due chiese è stata attaccata anche la scuola ebraico-arabo nel sud di Gerusalemme.

Domenica 19 febbraio, i giovani musulmani si sono scontrati con le forze di polizia israeliane ad Haram al Sharif, durante una visita di turisti accompagnati dalla polizia, dopo che un sito web identificato con la destra israeliana ha dichiarato che quel giorno sarebbe stato un "giorno di pellegrinaggio di massa per il rafforzamento della sovranità ebraica sulla Spianata del Tempio”.

Dalla parte dei diritti umani... e della verità

A giugno 2011 si svolgeva la kermesse "Unexpected Israel": in Piazza Duomo, pieno centro di Milano, per una settimana la propaganda sionista ha mostrato con immagini e suoni i traguardi raggiunti in diversi campi tecnologici, scientifici e culturali.

Parallelamente un insieme di persone si organizzava per denunciare l’abisso che si frappone tra la realtà di un paese criminale e razzista e ciò che l’installazione multimediale “l’Israele che non ti aspetti” propagandava: un paese tecnologicamente avanzato, culturalmente ricchissimo, sicuramente democratico.

In quei giorni Roberto Jarach, il presidente della Comunità Ebraica milanese, affermava: "è triste e incredibile che durante una manifestazione improntata sulla riconoscenza reciproca e sugli sviluppi economici e scientifici ci sia questo tipo di boicottaggio violento e questa virulenza contro tutto ciò che rappresenta Israele".

Dal 16 al 19 febbraio, alla fiera di Rho si è tenuta la Borsa Internazionale del Turismo. L’impianto dello stand non era troppo dissimile all’installazione dell’estate passata: immagini affascinanti di paesaggi e persone, musica, filmati proiettati su enormi schermi. Il tentativo di porsi come paese pienamente europeo in questa fiera si è concretizzato nella scelta logistica di porsi in mezzo agli stati europei, lontano dalla zona in cui c'erano gli stand di quel pezzo di Asia che Israele occupa.

La battaglia degli ebrei statunitensi contro il festival dell'apartheid israeliana e le accuse mosse ad Israele

Gli attivisti di tutta l'America stanno organizzando la Settimana della Pace israeliana, nel tentativo di combattere il festival annuale anti-Israele.

Questo è un periodo molto denso nel calendario di un giornalista israeliano negli Stati Uniti. AIPAC e J Street stanno tenendo le loro conferenze annuali, i think tanks di Washington stanno discutendo sulla primavera araba, l'Iran e la Siria. E poi è in arrivo l'ottava Settimana annuale sull'Apartheid di Israele (26 Febbraio - 3 marzo) con le solite discussioni, film e mostre fotografiche, flashmobs e un concorso di poster sull'apartheid che mette in palio un premio di $ 400. Per la maggior parte, la comunità pro-israeliana non ha ancora capito quale sia il modo migliore per affrontare questo evento, e così decide di ignorarlo.

Politica infiammabile: implicazione della scoperta israeliana del gas naturale

In Politica infiammabile: implicazione della scoperta israeliana del gas, l'ultima pubblicazione dell'Alternative Information Center sull'economia dell'occupazione, Shir Hever getta luce sui legami tra le risorse naturali, l'occupazione, gli interessi del business, la corruzione del governo e l'erosione della democrazia in Israele.

Come Hever mostra in Politica infiammabile, la scoperta di riserve di gas naturale al largo della costa di Israele nel 2009 ha messo l'oligarchia contro gli interessi pubblici. Per avere sia l'opinione pubblica che il governo dal proprio lato, i ricchi investitori hanno fatto appello ai sentimenti nazionalistici anti-arabi. L'oligarchia ha anche messo pressione sul governo per mantenere basse le tasse e alti i profitti, a scapito dei cittadini di Israele.

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Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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