Colonialismo sionista

Palestina: l’assassinio di Nizar Banat e la rivolta contro Abu Mazen

Dal 24 giugno al 4 luglio le città di Al-Quds (Gerusalemme), El Khalil (Hebron) e Ramallah sono state percorse e scosse da manifestazioni di protesta contro l’assassinio di Nizar Banat ad opera dei corpi speciali dell’Anp di Abu Mazen, nelle quali è stato riproposto lo slogan delle grandi sollevazione arabe del biennio 2011-2012: il popolo vuole la caduta del regime – il regime in questione è, stavolta, la screditatissima “autorità nazionale palestinese” che risiede a Ramallah e fa capo ad Abu Mazen, legata con mille fili ad Israele e alle potenze occidentali. Gli altri slogan ripetuti erano “Lascia Abbas!” (Mahmoud Abbas è Abu Mazen) e “Nizar è il popolo, e il popolo non muore“.

Sostenere la lotta palestinese contro la repressione interna

Comunicato del Comitato Nazionale Palestinese per il BDS (BNC)

Contesto:

Da quando l'attivista palestinese anticorruzione e per diritti umani Nizar Banat è stato arrestato e picchiato duramente la scorsa settimana dalle forze di sicurezza dell'Autorità Palestinese (AP) ed è morto durante la loro custodia, l'opinione pubblica palestinese è rimasta indignata. Questi arresti e torture costituiscono violazioni flagranti dei sacrosanti principi palestinesi e delle convenzioni internazionali sui diritti umani di cui l'Autorità Palestinese è parte. Grandi proteste per le strade e sui social media, così come iniziative a livello di comunità, hanno avuto luogo in Cisgiordania e a Gaza, con la partecipazione di cittadini palestinesi dell'attuale Israele. Diverse proteste sono state accolte con una dura repressione da parte delle forze di sicurezza, tra cui molti agenti in abiti civili, come documentato dagli osservatori palestinesi per i diritti umani.

COMUNICATO DELL’UNIONE DELLE COMUNITÀ E ORGANIZZAZIONI PALESTINESI IN EUROPA

L’Unione delle Comunità e Organizzazioni Palestinesi in Europa imputa la piena responsabilità per l’uccisione del militante ed oppositore palestinese Nizar Banat alla dirigenza dell’Autorità Palestinese ed i suoi servizi di sicurezza e considera ciò che è avvenuto un grave crimine i cui responsabili non devono restare impuniti.

L’Unione ha sottolineato che il criminale assassinio del militante palestinese, che ha combattuto la corruzione con la sola arma della parola, mette a nudo definitivamente l’ANP e la sua dirigenza, divenuta ormai un grande fardello sulle spalle del nostro popolo, non degna di essere custode del nostro popolo e dei suoi diritti nazionali.

Decine di nuove zone libere dall'apartheid dichiarate in tutto il mondo

Dal Messico alla Francia, dal Brasile al Canada e oltre, decine di nuovi spazi si uniscono alla campagna #ApartheidFreeZones [Spazi Liberi dall'Apartheid Israeliana - #SPLAI in Italia, NdT] in risposta alla richiesta palestinese di sostegno reciproco e solidarietà internazionale. 

Porre fine a razzismo, colonialismo e apartheid è nelle nostre mani #InOurHands

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Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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