Edward Said

Roma - Palestine Youth Orchestra: quando la musica unisce e abbatte le barriere

Per la prima volta in Italia, la Palestine Youth Orchestra fa tappa anche a Roma, con due appuntamenti salutati anche dal presidente Napolitano. Musica capace di unire e abbattere le barriere, mostrando al mondo che la Palestina esiste. E anche la sua cultura.

“Non si tratta solo di musica. Ma di musica capace di unire le persone e abbattere le barriere”.  È tutta qui la sintesi di quel piccolo miracolo di lavoro e determinazione rappresentato dalla Palestine Youth Orchestra, formazione giovanile palestinese di grande successo, che per la prima volta arriva anche in Italia.

Criticare o no la leadership palestinese?

In che modo si tradisce* la Causa Palestinese

Quasi sei anni fa la popolazione palestinese ha espresso il proprio voto - benché, non va scordato, si sia trattato di elezioni avvenute sotto occupazione - mostrando con decisione la voglia e la necessità di dare legittimità ad una forza all'epoca presentatasi come rivoluzionaria, Hamas, perché satura di anni di promesse e di finti accordi di pace. In ogni caso, in quelle elezioni il messaggio di rottura contro ogni forma di dialogo con l'occupante è stato chiaro, nonostante il dott. Salman sostenga che il voto pro-Hamas sia stato un modo per "punire" Fatah.

A seguito di questa scelta, opinabile per chi vuole, ma che resta pur sempre una scelta da accettare, la volontà dei palestinesi non è stata rispettata, perché né i governi né l'ONU hanno riconosciuto la legittimità della decisione popolare, né i sostenitori internazionali hanno fatto abbastanza per sostenere la volontà palestinese, forse a causa della persistente illusione di possibili accordi con lo stato sionista, che sempre più spesso hanno fatto capolino nella politica palestinese.

Cancellare la Nakba

Ho sentito parlare per la prima volta della Nakba alla fine degli anni '80, quando ero uno studente universitario di filosofia alla Hebrew University. Credo che questo stato molto importante, dato che sin dall'adolescenza sono stato un membro di Peace Now e che sono cresciuto in una casa dalle idee politiche liberali.

Sono cresciuto nella città meridionale di Be'er-Sheva, a pochi chilometri da diversi villaggi beduini non riconosciuti, che sono oggi casa di migliaia di residenti che sono stati espulsi nel 1948. Oggi so che la stragrande maggioranza della popolazione beduina del Negev non è stata così fortunata e che, verso la fine degli anni '40 e nei primi anni '50, la maggior parte dei beduini è fuggita o è stata espulsa dalle terre dei loro padri verso la Giordania o Gaza.

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Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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