Egitto

Mubarak è libero, Tahrir è prigioniera, ma non è morta

Era il 3 luglio 2013 quando Abdel Fattah el Sisi, come un qualsiasi Pinochet, attuò il colpo di Stato militare, deponendo il presidente Mohamed Morsi e sospendendo la Costituzione.

 

Questo colpo di stato militare, voluto e sostenuto fortemente da USA, Israele, tutte le nazioni occidentali e non solo, portò ad una repressione feroce e crudele contro i sostenitori del presidente democraticamente eletto, Mohammed Morsi. La stessa ferocia è stata indirizzata contro tutto il popolo egiziano ed in particolare contro la sinistra egiziana.

Un ‘tradimento nazionale’ da parte di Fatah…o di Hamas?

Lo scorso 15 Agosto, quando è entrato in vigore il cessate il fuoco tra Hamas e Israele, mediato dall’ONU e dall’Egitto, Ramallah è sbottata in una litania di furibondi commenti. L’ importante dirigente di Fatah Azzam Al-Ahmad è stato così citato dall’agenzia di informazioni Wafa: “La tregua tra Hamas e Israele di alcuni giorni fa è un tradimento del popolo palestinese e della sua causa nazionale.” La dirigenza palestinese, ha dichiarato, “non ha tempo per simili inutili pagliacciate.”

Il cessate il fuoco è soltanto un cessate il fuoco. La retorica ostile di Israele prosegue, in particolare da parte del ministro della Difesa Avigdor Lieberman, che ha ribadito che è imminente una nuova ripresa di violenze contro Gaza.

La “pace” tra Anp e Hamas è un bene a qualunque costo?

Come la sezione prigionieri del FPLP, accogliamo positivamente i passi verso la riconciliazione palestinese, da anni ed anni i prigionieri ed il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina chiedono unità per lottare contro l’occupazione.

Nello stesso tempo oggi non possiamo nascondere, come amano fare un po’ tutti, che i loro appelli non sono solo rimasti muti, ma che le politiche dell’Autorità nazionale palestinese e di Hamas sono andate in senso contrario. Questa la triste verità.

Abu Ali Mustafa: Le lezioni del lavoratore rivoluzionario

Siamo un partito con una storia gloriosa e grande rispetto per i popoli, ma questo non giustifica lo stato di inerzia e di declino che ci troviamo ad affrontare. Un partito che non sa rinnovarsi nelle capacità di analisi ed azione è un partito destinato a morire”. Il martire Abu Ali Mustafa, al-Hadaf - 31 luglio 2000

Qual è il principale contributo storico del leader martire Abu Ali Mustafa nel movimento di resistenza palestinese e di tutta l'area, e quello particolare all'interno del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, il cui segretario generale è stato assassinato dai sionisti il 27 agosto 2001?

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Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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