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Servizi sanitari essenziali a rischio per la crisi elettrica di Gaza

GAZA CITY (IRIN) - La crisi energetica sta colpendo duramente i servizi pubblici della Striscia di Gaza e potrebbe portare a una grave crisi umanitaria, se non si arriva presto ad una soluzione sostenibile.

"Se la centrale elettrica non riprende il suo lavoro nei prossimi giorni, alcuni ospedali saranno lasciati senza elettricità", ha detto Mahmud Daher, responsabile dell'Organizzazione Mondiale della Sanità a Gaza. L'unica centrale elettrica di Gaza è stata costretta a chiudere, il 14 febbraio, a causa della mancanza di carburante, che era già stato importato precedentemente per circa un milione di litri al giorno dall'Egitto.

Striscia di Gaza: aree ad accesso limitato

L'Alternative Information Center propone la traduzione in italiano del rapporto del Centro Palestinese per i diritti umani (PCHR) sulle area ad accesso limitato nella Striscia di Gaza.

Panoramica della situazione
Le autorità israeliane continuano ad imporre un blocco illegale alla Striscia di Gaza, ponendo restrizioni fisiche ed amministrative sul movimento delle persone e delle merci. Queste restrizioni comprendono anche un "zona cuscinetto", o una zona ad accesso limitato (ARA) su terra e mare. Le restrizioni terrestri comprendono una zona di “divieto di accesso” che si estende per un'area che varia tra gli 0 e i 500 metri dalla barriera israeliana dove l'accesso è vietato e l'area è considerata “ad alto rischio”. Lungo la maggior parte della costa di Gaza, le restrizioni terrestri iniziano a 3 miglia nautiche (MN) dalla costa.

Benvenuti a Bi’lin, Benvenuti in Palestina

Questa mattina, come organizzatori della prossima missione Benvenuti in Palestina 2012, attivisti che partiranno il 15 aprile alla vota di Tel Aviv per rivendicare la libertà di movimento da/per la Palestina, abbiamo ricevuto un messaggio di incoraggiamento da Basil Mansour, del comitato di resistenza di Bi’lin, uno dei villaggi palestinesi in Cisgiordania, che resiste da anni all’occupazione israeliana. Lo condividiamo con tutti voi, che da anni lottate per la libertà, la giustizia e la pace in Palestina.

“Cari amici che preparano l’iniziativa Benvenuti in Palestina 2012
Abbiamo l’onore di invitarvi a farci visita in Palestina , e di ringraziarvi per la solidarietà con la nostra battaglia umanitaria contro l’ingiustizia dell’occupazione Israeliana di un popolo senza difesa contro il furto della sua terra, delle sue risorse idriche, la colonizzazione dilagante e illegale, la costruzione del muro dell’apartheid. Siamo tutti esseri umani e quindi dobbiamo essere uniti : Musulmani, Cristiani, Ebrei, bianchi e neri, Arabi e Internazionali,  contro i nemici della pace, dell’amore, della vita, dell’umanità per porre fine a questa occupazione aberrante.
Noi crediamo nella libertà e in una pace giusta, e siamo convinti che insieme possiamo porre fine a questa sofferenza. Abbiamo fiducia in tutti i nostri amici nel mondo, vi ringraziamo tutti e inviamo a voi il nostro affetto.
Siete già stati al nostro fianco, ma l’occupazione israeliana vi impedisce di tornare, ma non scoraggiatevi, tornate. Vi invitiamo a tornare a farci visita, Bi’lin vi invita.
Benvenuti a Bi’lin, Benvenuti in Palestina
Basel Mansour\ Bi’lin”

Fonte: Freedom Flotilla Italia

Marcia Globale verso Gerusalemme: 30 marzo 2012

Marcia Globale verso Gerusalemme: 30 marzo 2012

Il 30 marzo 2012, provenendo da tutti i continenti, convergeremo e ci raduneremo lungo i confini palestinesi con l'Egitto, Giordania, Siria e Libano, con la partecipazione di delegazioni provenienti da ogni paese del mondo, in una marcia pacifica verso la Palestina.

Dall'occupazione sionista del 78% della Palestina nel 1948, e dalla successiva occupazione di Gerusalemme e del resto della Palestina nel 1967, siamo stati testimoni degli sforzi crescenti per giudaizzare Gerusalemme e per colonizzare la Palestina. Questi crimini contro l'umanità sono compiuti sotto la protezione politica e il pieno sostegno delle diverse amministrazioni USA e  coperti grazie al loro potere di veto alle Nazioni Unite.

L'obiettivo dei sionisti è quello di spingere i residenti palestinesi fuori da Gerusalemme e dal resto della Palestina, attraverso atti di terrorismo di Stato, pressioni economiche, restrizioni legali, fino all'espulsione completa.

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Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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