embargo - assedio

Sulla nuova legge sionista che ribadisce unicamente l'origine del progetto razzista e colonialista

Nel 1917 il futuro primo presidente di Israele Chaim Weizmann, interrogato dal filosofo Arthur Ruppin (anch’egli convinto sionista), riguardo i possibili rapporti degli immigrati ebraici con la popolazione nativa palestinese, rispose in modo seccato: “gli inglesi ci hanno assicurato che in Palestina ci sono solo qualche migliaio di kushim (negri) che non contano nulla”.

La legge approvata il 19 luglio 2018 dal governo sionista pare abbia indignato molti, ma a dire la verità non molto. Un provvedimento esaltato dal premier Benyamin Netanyahu che l’ha definito “un momento chiave negli annali del sionismo e dello stato di Israele” e condannato dall’opposizione (con i testa i partiti arabi), dai palestinesi e dalla stessa Unione europea. A parole.

(API) Associazione dei Palestinesi in Italia: APPELLO per GAZA

Comunicato stampa: Appello per Gaza

La già drammatica situazione nella Striscia di Gaza sotto decennale assedio e embargo si è aggravata ulteriormente nelle ultime ore, con bombardamenti israeliani che stanno causando vittime civili e che si aggiungono allo stillicidio di morti e feriti delle manifestazioni della Grande Marcia del Ritorno prese di mira da cecchini e artiglieria israeliane.

Torino e Napoli chiedono l’embargo militare verso Israele a sostegno dei diritti dei palestinesi

  • Si aggiungono a Bologna e Firenze nel chiedere azioni concrete per esercitare pressione su Israele
  • Il Senato irlandese ha votato per il divieto sulle importazioni di prodotti provenienti delle colonie israeliane
  • L’Internazionale Socialista, che comprende il Partito Socialista Italiano, condanna l’occupazione ed il regime di apartheid israeliani, e invita al BDS.

Cresce il numero dei consigli comunali italiani che chiedono l’embargo militare verso Israele come azione concreta per fare in modo che Israele risponda delle violazioni dei diritti del popolo palestinese, stabiliti dal diritto internazionale.

La mozione sul boicottaggio delle istituzioni accademiche israeliane passa all'unanimità alla Conferenza annuale della Society for Socialist Studies

La società accademica canadese si impegna inoltre a sostenere i diritti protetti di studenti e studiosi di impegnarsi nella ricerca e di discutere in pubblico sulla Palestina, sullo Stato di Israele e a sostegno del movimento BDS.

La Society for Socialist Studies (Società per gli Studi Socialisti) (SSS) si è unita alla Campagna palestinese per il Boicottaggio Accademico e Culturale di Israele quando il 31 maggio, alla sua assemblea generale annuale, ha approvato una mozione per sostenere il boicottaggio delle istituzioni accademiche israeliane.

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Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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