FPLP

Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina

Rimodellamento delle coscienze – Walid Daqqa

RIMODELLAMENTO DELLE COSCIENZE
OPPURE
LA RIDEFINIZIONE DELLA TORTURA
Di Walid Daqqa*

INTRODUZIONE

Il prigioniero Palestinese nelle carceri dell’occupazione israeliana sta sperimentando uno stato di impotenza che è il risultato delle sue difficoltà nel descrivere la sua condizione di oppressione che  vive dall’inizio della seconda Intifada. Concetti quali oppressione e tortura sono diventati di difficile definizione seguendo il pensiero corrente e moderno relativo ai diritti umani. Questo significa che le organizzazioni per i diritti umani devono fare degli sforzi eccezionali per documentare le specifiche violazioni; violazioni che i media e il sistema giuridico israeliano, che si autodefinisce rispettoso dei diritti umani e dei progionieri, considerano solo eccezioni alle regole. E quindi, contrariamente ad una presunta trasparenza, in raeltà queste modalità nascondono fatti e oscurano la verità.

Khalida Jarrar liberata: Donne in lotta contro l’occupazione

Territori palestinesi occupati. Intervista alla parlamentare del Fplp Khalida Jarrar: non basta la battaglia contro l'oppressione israeliana, la sinistra palestinese deve tornare ad essere sinistra nella società e le nostre donne devono battersi anche per conquistare i loro diritti.

Ad aprirci la porta di casa, in una zona centrale di Ramallah, è Ghassan, marito della parlamentare Khalida Jarrar liberata pochi giorni fa dopo venti mesi di carcere senza processo in Israele. Jarrar è una dei leader in Cisgiordania del Fronte popolare per la liberazione della Palestina, il Fplp, di orientamento marxista e principale formazione della sinistra palestinese. «Khalida avrebbe bisogno di riposo ma tanti vogliono incontrarla, intervistarla, ascoltarla e così abbiamo la casa sempre piena», ci dice facendoci strada fino al salotto. Pochi istanti dopo ci raggiunge la parlamentare, visibilmente provata.

Ahmad Sa'adat: un eccezionale leader rivoluzionario in tempi difficili

Il Segretario Generale del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, Ahmad Sa'adat, non parla dal carcere per lamentarsi delle sue condizioni. Non chiede nulla per sé, se non libri e alcune foto della sua famiglia. Ma noi, i suoi amici, compagni e sostenitori possiamo e dobbiamo, per lo meno, farci suoi portavoce.

Quello attuale potrebbe essere descritto come un momento difficile per il movimento di liberazione palestinese, in quanto la sua causa e il suo solido nucleo rivoluzionario (il movimento dei prigionieri palestinesi) sono soggetti a crescenti attacchi sionisti, sostenuti solidamente e senza precedenti dall'alleanza con americani e regimi reazionari arabi.

Il movimento dei prigionieri: scuola rivoluzionaria e riferimento etico

Le esperienze dei combattenti rivoluzionari, fuori e dentro le prigioni, costituiscono una delle più importanti fonti di forza morale da cui i movimenti e le organizzazioni di liberazione possono trarre energia rivoluzionaria e inesauribile. Costituiscono una scuola rivoluzionaria di politica e di etica da cui nascono creatività e ispirazione.

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Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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