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Petizione a supporto di Lynch e Rees, professori universitari australiani e sostenitori del BDS

I professori Stuart Rees, presidente della Sydney Peace Foundation e Jake Lynch, direttore del Sydney University's Centre for Peace and Conflict Studies (CPACS), sono stati minacciati di azioni legali nei loro confronti da Shurat HaDin, uno studio legale israeliano, per mezzo di suoi rappresentanti che operano in Australia.

I reclami sostengono che i due professori starebbero sostenendo politiche razziste e discriminatorie attraverso il loro supporto al movimento internazionale di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS). Il movimento BDS è un appello per la giustizia per la società civile palestinese, in ogni suo aspetto, ed è supportato in tutto il mondo da organizzazioni dei diritti umani, delle società civili, da chiese e sindacati. E' una forma di resistenza popolare e solidarietà internazionale non violenta, in protesta delle continue violazioni israeliani dei diritti umani dei palestinesi e della legge internazionale.

Esportando l’oppressione: i tentacoli della G4S anche in Colombia

G4S: Complice della repressione israeliana in Palestina

A 17 anni, il palestinese Emad al-Ashhab è stato arrestato dalle forze israeliane per quasi un anno, senza mai esser stato processato. Il giorno che fu arrestato, soldati israeliani gli coprirono la testa con un sacco, gli ammanettarono mani e piedi, lo percossero su tutto il corpo e gli bruciarono le mani con sigarette. Emad  fu detenuto nel carcere Ofer in Cisgiordania, dove opera la società di sicurezza G4S.

Nel febbraio 2013, il palestinese Arafat Jaradat è morto a causa delle ripetute torture subite nel carcere israeliano Megido e Kisho. G4s fornisce l’equipaggiamento di vigilanza e sicurezza usati in entrambi i centri di detenzione. La società britannico/danese di sicurezza G4S è presente in oltre 120 paesi, tra questi ci sono Israele e i territori occupati palestinesi. Lì, G4S opera diverse attività repressive dell’occupazione che  lo stato d’Israele ha deciso di privatizzare; a causa di questa complicità con  l’apartheid israeliano, organizzazioni sociali palestinesi e internazionali hanno promosso una ampia, e sempre con  maggiori risultati, campagna di boicottaggio contro la G4S.

BNC: Report della Quarta Conferenza Nazionale BDS a Betlemme

Ramallah – L’8 giugno 2013 il Comitato Nazionale BDS [1] ha tenuto la “Quarta Conferenza Nazionale BDS” all’Università di Betlemme, con lo slogan: “Boicottare Israele e Opporsi alla normalizzazione come contributo alla Liberazione, al Ritorno dei Rifugiati e all’Auto-Determinazione”.

Con i suoi 700 partecipanti, la maggior parte dei quali rappresentanti dei Comitati Nazionali, compresi partiti politici, sindacati, organizzazioni di donne, gruppi di studenti e di giovani e altre organizzazioni della società civile, la conferenza è stata definita da molti commentatori come un “punto di svolta” per il lavoro del locale movimento BDS. Il merito va agli sforzi disinteressati di decine di volontari, per la maggior parte giovani, che hanno lavorato per molte settimane con dedizione e  talento all’organizzazione di ogni aspetto della conferenza.

Gli studenti di Oberlin College votano per il disinvestimento. Vittoria per la campagna di disinvestimento degli Studenti per la Palestina libera

Oberlin, Ohio (USA): In un momento storico, domenica 5 maggio, il consiglio studentesco di Oberlin College ha votato per disinvestire da sei aziende che traggono profitti dall'occupazione e dall'oppressione dei palestinesi. L’associazione Students for a Free Palestine (SFP) di Oberlin College ha presentato una risoluzione per il disinvestimento e una petizione a sostegno. Dopo una seduta plenaria di tre ore, il consiglio studentesco ha votato a maggioranza per sostenere la risoluzione con diverse modifiche.

"Siamo entusiasti del fatto che questa risoluzione sia stata approvata. Siamo orgogliosi del fatto che il nostro consiglio studentesco abbia deciso di stare dalla parte della giustizia", dice Lucia Kalinosky, OC '13, e attivista di SFP. Questa è una pietra miliare nella campagna di disinvestimento portata avanti dal SFP in Oberlin College, che accoglie i principi dell’appello palestinese del 2005 per il Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS). Il prossimo semestre, l’SFP porterà la risoluzione alla commissione Finanza del Consiglio di Oberlin College, che determinerà se adottare le politiche finanziarie delineate nella risoluzione.

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Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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