G4S

Regno Unito - Attaccati veicoli di G4S in solidarietà con prigionieri ed Elisa Di Bernardo

G4S è una compagnia privata britannica, operativa nel settore sicurezza-repressione in diverse parti del mondo e in particolare in Africa e Israele.

Nel Regno Unito, attraverso il radicale processo di capitalizzazione e privatizzazione dell'apparato carcerario e repressivo, G4S si occupa di gestione di carceri private (insieme a Kalyx-Sodexo e Serco), di trasporto dei prigionieri, di vigilanza armata e negli ultimi tempi, all'interno di un programma sperimentale inaugurato in West Midlands e Surrey, ha assunto il ruolo di polizia privata con il potere di effettuare indagini e compiere arresti.

Votazione aperta: G4S nominata per il premio per la "peggior società dell'anno"

La votazione si chiude il 23 di gennaio
Vota qui: http://www.publiceye.ch/en/vote/

G4S è in lizza per il Public Eye People's Award del 2013, il premio 'fai i nomi e fai vergognare' che nessuna società vorrebbe vincere. G4S, la più grande compagnia privata militare e di sicurezza del mondo, è complice dell'occupazione israeliana della Palestina e trae profitti dal conflitto e dall'insicurezza in tutto il mondo. War on Want e altre organizzazioni europee hanno nominato G4S per i premi che aiutano a "puntare i riflettori internazionali sugli scandali delle corporation". L'azienda è stata selezionata ed è ora in lizza per il voto del pubblico.

L’Europa importa più dalle colonie israeliane che dalla Palestina

Uno studio evidenzia che gli scambi sono 100 volte superiori
Esportazioni dagli insediamenti illegali verso l’Ue per 230 milioni di euro l’anno

A dispetto dei suoi interventi per una soluzione del conflitto israelo-palestinese e delle sue condanne verso le colonie ebraiche in Cisgiordania, l’Unione europea continua a importare prodotti provenienti dagli insediamenti illegali. Anzi, ha un volume di affari con loro 100 volte superiore a quello che ha con i territori palestinesi. È il quadro che emerge da uno studio, molto accurato e dettagliato, promosso da una coalizione di 22 organizzazioni non governative, laiche e cristiane, in collaborazione con un ex commissario europeo, l’olandese Hans van den Broek.

“Con decine di dichiarazioni ufficiali l’UE riafferma continuamente l’illegalità degli insediamenti secondo il diritto internazionale e li considera come il maggiore ostacolo alla pace – spiega van den Broek – Ma mentre la costruzione degli insediamenti accelera, noi europei non siamo riusciti a passare dalle parole ai fatti”.

Portare BDS in Egitto, al Cairo il primo evento della campagna per il boicottaggio di Israele

Il 27 agosto a Il Cairo si è tenuto il primo evento ufficiale in Egitto  di  boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) presso il centro media indipendente Mosireen, un primo passo importante nel mettere in discussione le continuative relazioni economiche del governo con Israele e per costruire  una  solidarietà  attiva con la Palestina.

Le campagne BDS in Europa e negli Stati Uniti sono cresciute  notevolmente nel corso degli ultimi sette anni, ma tali campagne hanno tardato a decollare nel mondo arabo, dove i governi e le élite economiche traggono profitto anche dai rapporti con Israele. Nonostante l'ostilità popolare nei confronti di Israele sia molto diffusa tra gli egiziani, il governo egiziano è uno dei due unici paesi arabi, insieme alla Giordania, a mantenere relazioni commerciali ufficiali con Israele.

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Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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