Il Segretario Generale del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, Ahmad Sa'adat, non parla dal carcere per lamentarsi delle sue condizioni. Non chiede nulla per sé, se non libri e alcune foto della sua famiglia. Ma noi, i suoi amici, compagni e sostenitori possiamo e dobbiamo, per lo meno, farci suoi portavoce.
Quello attuale potrebbe essere descritto come un momento difficile per il movimento di liberazione palestinese, in quanto la sua causa e il suo solido nucleo rivoluzionario (il movimento dei prigionieri palestinesi) sono soggetti a crescenti attacchi sionisti, sostenuti solidamente e senza precedenti dall'alleanza con americani e regimi reazionari arabi.