Gerusalemme

Presentato a Gaza il nuovo libro di Ahmad Abu Saud sul movimento prigionieri

Una strategia nazionale per liberare i prigionieri palestinesi detenuti dall'occupazione - e soddisfare le esigenze di tutti i detenuti: malati, carcerati, anziani ed in regime di detenzione amministrativi - è necessario, ha detto il compagno Ahmad Abu Saud, autore del nuovo libro “Flashes from Behind Bars”.

La presentazione del libro si è svolta domenica 25 novembre presso la sala della Mezzaluna Rossa a Gaza, alla presenza di ex detenuti, amici, compagni, organizzazioni alleate in sostegno dei prigionieri e delle fazioni palestinesi. Il Dr. Ibrahim Abrash, professore di scienze politiche di Al-Azhar, è intervenuto alla manifestazione dal titolo "La realtà e le sfide per il movimento nazionale dei prigionieri" osservando che Abu Saud, nel suo libro, ha offerto preziose proposte concrete per accrescere il movimento nazionale dei prigionieri ed il rapporto con le forze interne ed esterne, al fine di sviluppare un movimento unitario per sostenere la lotta dei prigionieri per la loro libertà. Abrash ha aggiunto che il libro appartiene alla linea della letteratura dei prigionieri che ha sempre fatto parte della causa palestinese.

Il lungo filo della Memoria - I profughi palestinesi in Libano

“La situazione in Libano, rispetto l’anno scorso, è peggiorata, ma noi continuiamo a sperare ed a lavorare per un futuro migliore. Ci sforziamo, tutti i giorni, di combattere contro il sistema confessionale razzista che vive in Libano e, cerchiamo di costruire un paese diverso. La tragedia palestinese continua, nei Territori Occupati i martiri cadono tutti i giorni, la repressione nei vari paesi arabi contro i palestinesi persiste e, per questo, il nostro benvenuto nei vostri confronti è sempre più grande. Voi portate speranza, là dove la lotta continua, sia per i vostri popoli e sia per i nostri diritti. Continueremo la lotta anche grazie la solidarietà che dimostrate con la vostra presenza ed il vostro sostegno a questa causa”.

Queste sono le parole espresse dal direttore-editore del quotidiano libanese “Assafir”, maestro Talal Salman, durante il nostro incontro a Beirut il 17 settembre scorso. Salman è sempre molto disponibile nei nostri confronti e, l’appuntamento annuale con lui rappresenta il punto di forza di tutto il viaggio. Chiediamo subito a Salman di parlarci della questione siriana e libanese.

Gentili Esercenti, vi invitiamo a non acquistare i prodotti Sodastream

Scarica la lettera in PDF e consegnala ai bar e ai ristoranti della tua zona

Gentile Esercente,

avrà forse ricevuto informazioni o proposte commerciali relative ai prodotti Sodastream, una società israeliana produttrice di apparecchi per la trasformazione dell’acqua di rubinetto in acqua gassata. Con l’acquisto della romagnola CEM Industries, ora Sodastream Professional, questa ditta punta ad estendersi sul mercato dei bar, ristoranti e hotel con impianti per l’erogazione di acqua gasata.

La campagna pubblicitaria promuove l’efficacia e i vantaggi che l’uso di questa tecnologia riveste in termini di rispetto dell’ambiente. Proprio per questi presunti vantaggi Sodastream aveva inizialmente ottenuto la sponsorizzazione di organizzazioni come Legambiente e WWF e l’appoggio di testimonial di successo come Paola Maugeri, da sempre sensibile alle battaglie ecologiste. Tuttavia, in seguito, Legambiente e WWF hanno negato ogni tipo di supporto a Sodastream e Oxfam Italia ha interrotto i rapporti con Paola Maugeri per via del suo ruolo di testimonial per Sodastream.

Il Supermercato della catena tedesca Aldi vieta le merci israeliane nei Paesi Bassi

La filiale olandese della catena di supermercati tedesca Aldi ha iniziato il boicottaggio dei prodotti provenienti dagli insediamenti israeliani nel tentativo di evitare controversie sulle sue vendite.

Secondo una dichiarazione rilasciata da un portavoce della catena Aldi, il 22 luglio, la decisione di boicottare le merci dei coloni viene applicata della Siria (alture occupate del Golan), Cisgiordania e la parte orientale di al-Quds (Gerusalemme). All'inizio di questa settimana, un rapporto pubblicato dalla sede di Amsterdam dal quotidiano Trouw ha rivelato che due grandi supermercati nei Paesi Bassi, Hoogvliet e Jumbo, hanno deciso di boicottare i prodotti fabbricati negli insediamenti israeliani.

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Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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