Alle prime ore del giorno nella Palestina Occupata e amministrata dall’Autorità Nazionale Palestinese (ANP) è stata effettuata una gigantesca retata contro militanti e simpatizzanti della sinistra rivoluzionaria palestinese del FPLP. Un’operazione condotta dai servizi di sicurezza israeliani (Shin Bet), non casuale e in linea con il dichiarato intento di Annessione di quella porzione di Palestina direttamente allo Stato israeliano, assecondata dal gigante sionista statunitense.
Un’ondata repressiva che colpisce la più importante organizzazione della sinistra, marxista, del movimento di Resistenza all’Occupazione, al Colonialismo e all’Apartheid israeliano: il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina. Con il chiaro obiettivo di smantellare una delle poche reti di Resistenza ancora presenti nella Cisgiordania amministrata dall’ANP, sottoposta al Tallone di Ferro dell’Occupazione sionista tramite le famigerate collaborazioni di sicurezza tra le forze colonialiste e gli apparati polizieschi della stessa ANP - che come Fronte Palestina denunciamo da molto tempo - senza di cui non sarebbe stata possibile la retata odierna. Un collaborazionismo con l’Occupazione e il Colonialismo che dopo il totale fallimento degli Accordi di Oslo, l’annessione di Gerusalemme e quella paventata delle colonie sioniste nella West Bank da parte dello Stato “ebraico”, trova solo nella borghesia compradora palestinese e nel suo servilismo accattone, l’unica ragion d’essere.