Imperialismo

Per un 25 Aprile antifascista, antisionista e antimperialista!

CONTRO IL RAZZISMO E L’APARTHEID

Come realtà pro-Palestina e antisioniste, anche quest’anno aderiamo alla manifestazione indetta dall’ANPI a Roma per il 25 Aprile, anniversario della Liberazione dal nazifascismo, e invitiamo tutte le forze politiche e sociali democratiche, antifasciste e anticapitaliste ad una mobilitazione unitaria con contenuti internazionalisti, antisionisti e antimperialisti, la cui portata è ancora più ampia alla luce dell’attuale situazione interna e internazionale.

Repressione e oppressione della migliore gioventù in Egitto

La distanza tra Milano ed il Cairo risulta 2.618.26 km. Il tempo stimato del volo è di circa 4 ore, poca cosa si potrebbe pensare. In realtà la distanza tra questi due paesi è ancora inferiore, i governi italiani (sia quelli precedenti sia quello attuale) fanno affari con il governo golpista egiziano. Nonostante tutto, nonostante le torture e le persecuzioni.

Il golpe del 2013, e poi il rapimento, la tortura e l’assassinio di Giulio Regeni scoperto il 03 febbraio del 2016 non sono serviti a prendere le distanze da questo governo criminale, anzi, l’Egitto è diventato molto più vicino all’Italia.

NEOFASCISTI E PALESTINA: UNA FALSE FLAG AL SERVIZIO DEL SIONISMO

La collaborazione politica tra neofascismo e sionismo è un fatto dimostrato in Ucraina, in Brasile, in Venezuela, così come nella stessa Palestina occupata: quindi non c’è da meravigliarsi che lo sia anche in Italia. Nell’ultimo caso, però, sta sempre più prendendo le forme di operazioni di false flag (falsa bandiera), che ha lo scopo di intossicazione dell’opinione pubblica, in modo da danneggiare la Resistenza antisionista e legittimare l’Occupazione, il Colonialismo e l’Apartheid israeliano contro i palestinesi.

In una verosimile triangolazione tra neofascisti-Viminale-ambasciatad’israele, i primi hanno infatti lanciato un “Corteo per la Palestina” da tenersi a Roma il prossimo 9 marzo. Evidente è l’obiettivo di mettere in difficoltà gli antimperialisti e gli antisionisti, con un'iniziativa di solidarietà pelosa, come mezzo per fargli terra bruciata intorno, cercando di buttarsi in questa parte della barricata e creare scompiglio tra le nostre fila, già colme di tanti “se” e tanti “ma”.

La vita quotidiana in Palestina

"Per uscire dall'incubo l'unico modo era voltare la faccia dall'altra parte, non vedere". Con queste poche parole Liliana Segre ci mostra e ricorda l'orrenda realtà di Auschwitz.

In Libia, Egitto, Afganistan, Yemen, Palestina, come anche in alcune parti della Siria aggredita, quel male è quotidianamente presente: il male di tutti i giorni, quello per cui ci si libera volgendo lo sguardo dalla parte opposta.

In Palestina centinaia di uomini di mezza età accalcati ad ore impossibili, in attesa in interminabili file che si snodano in corridoi stretti tra muri di cemento, tornelli, torri di guardia e soldati armati.

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Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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