Intifada

I SIONISTI SONO RAZZISTI E I VERI NEGAZIONISTI

I sionisti riscrivono la storia a loro uso e consumo. Questo lo si sapeva già, ma anche nella guerra della propaganda i sionisti si rivelano come veri nemici dei semiti, arabi o ebrei che siano. Sempre più simili alle escrescenze nazistoidi che si diffondono nel centro imperialista, soprattutto europeo, indugiano sul cosiddetto “negazionismo” antisemita.

Proprio nello stesso giorno in cui la Procura francese ha chiesto il proscioglimento per Marine Le Pen riguardo alle dichiarazioni fatte durante un comizio, dove aveva paragonato le preghiere musulmane nelle strade, all’occupazione nazista della Francia durante la II° Guerra Mondiale, il primo ministro di Israele ha scagionato Hitler dalle sue responsabilità di sterminio delle comunità ebraiche europee. Addossandole ai palestinesi, nella figura del gran Muftì di Gerusalemme.

Quale futuro per i palestinesi e non solo?

La diplomazia Internazionale è in movimento: occorre trovare una soluzione alle violenze di queste settimane nei Territori occupati e nella prigione a cielo aperto di Gaza.

Vengono avviati incontri più o meno ufficiali tra Usa, Israele, Giordania, A.N.P e paesi Europei e la base, pretestuosa, della discussione è/sarà la questione sulla ‘gestione’ del territorio della Moschea di al Aqsa (ma che dagli ebrei è chiamato/rivendicato come il Monte del Tempio), il luogo che ha dato il via alla terza intifada, come tanti la definiscono.

Domande frequenti e risposte sulla resistenza popolare palestinese

D1. Come descriverebbe l'attuale situazione sul terreno?

R1. Una nuova generazione di palestinesi sta marciando sulle orme di generazioni precedenti, scendendo nelle strade contro il brutale, decennale regime israeliano di occupazione, colonialismo e apartheid. È un'altra fase della lotta popolare contro il terrorismo di stato israeliano.

Al fianco di chi lotta in Palestina #Intifada dei coltelli

La chiamano “intifada dei coltelli” o Terza intifada ma comunque la si chiami è uno dei momenti di massima espressione di questi ultimi anni della rabbia e forza di un popolo che da oltre 70 anni subisce le violenze dei governi sionisti israeliani. Ancora una volta a scendere per strada intere generazioni di giovani e giovanissimi che, al fianco dei più grandi, lottano per la propria libertà.

Esploso all’inizio di ottobre 2015 il nuovo movimento spontaneo sta coinvolgendo migliaia di persone nei territori palestinesi e israeliani. Il conflitto vede fino ad oggi (17.10.15) 7 israeliani uccisi e 44 palestinesi a riprova ancora una volta dello squilibrio di forze tra le due parti e della violenza con cui Israele reprime i movimenti palestinesi che chiedono innanzitutto una terra in cui vivere in pace.

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Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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