Khaled Barakat

Barakat: l'assedio di Gaza non può essere normalizzato, serve una risposta urgente della comunità internazionale

Il compagno Khaled Barakat, scrittore palestinese, ha esortato la solidarietà internazionale per rompere l'assedio di Gaza, dichiarando che: “L'assedio di Gaza continua, sta raggiungendo una situazione di crisi senza precedenti per il nostro popolo a Gaza, non deve essere consentito e questa situazione non deve diventare la nuova normalità”.

Barakat ha denunciato con forza il ruolo del governo egiziano nel perpetuare l'assedio, agendo in collusione con gli Stati Uniti e Israele. “Il governo egiziano ora agisce con un ruolo importante nel difendere dell'assedio di Gaza, un assedio che sta rubando sostentamento ai palestinesi, la libertà di movimento e l'accesso al mondo. Il governo egiziano sta violando i diritti umani dei palestinesi. Deve ascoltare la voce della comunità internazionale che chiede l'apertura di Rafah per il normale passaggio di persone e merci e la fine dell'assedio. I palestinesi non devono sopportare il peso della crisi interna in Egitto, né possiamo accettare la criminalizzazione della nostra resistenza”.

FPLP: È tempo per una azione di lotta contro i reati dell’occupazione a Gerusalemme

Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina invita tutti gli amici della Palestina e le organizzazioni per la giustizia, rivoluzionarie e progressiste di tutto il mondo a mobilitarsi con manifestazioni, presidi ed azioni politiche dirette a tutti i livelli, in solidarietà con il popolo palestinese per quanto sta accadendo a Gerusalemme, sotto attacco e sotto assedio, che ogni giorno subisce ed affronta il genocidio culturale, la pulizia etnica, i tentativi di isolare il popolo palestinese da Gerusalemme e dal resto della Palestina.

La direzione del Fronte chiede inoltre alle comunità palestinesi e arabe in tutto il mondo di mobilitarsi in difesa dei loro fratelli e sorelle di Gerusalemme e per l'intero popolo palestinese. Il compagno Abu Ahmad Fuad, vice segretario generale dell'FPLP, ha dichiarato che "la nostra gente non sarà soppressa, né a Gaza né in Cisgiordania e nemmeno nella Palestina occupata del '48, così come in diaspora o a Gerusalemme, dove è in corso una grande rivolta popolare".

Il FPLP chiede un fronte rivoluzionario unito in solidarietà con la lotta del popolo di Kobane contro l'ISIS

Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina esprime la sua solidarietà con la resistenza curda in Kobane in lotta per difendere la loro comunità dal gruppo armato reazionario ISIS, la cui entrata nella nostra regione è stata facilitata e supportata dalle potenze imperialiste e dai loro servi.

Il compagno Khaled Barakat ha dichiarato che "tutte le forze rivoluzionarie palestinesi e arabe dovrebbero unire i loro sforzi per sostenere la lotta della resistenza curda in Kobane contro l'ISIS ed i loro sostenitori imperialisti". Molte persone in Siria, Iraq e ovunque nella regione sono state sotto attacco da parte dell'imperialismo - che non arriva solo attraverso le incursioni aeree o di terra ma anche attraverso il supporto delle potenze reazionarie regionali che implementano politiche settarie e attraverso gruppi armati reazionari in supporto di un programma di caos generalizzato. Essi hanno cercato di sostituire il conflitto centrale nella regione: quella delle popolazioni contro il sionismo e l'imperialismo, con il settarismo e l'imposizione di una massiccia violenza reazionaria contro i gruppi minoritari, che sono parte integrante della regione, mentre gli stessi gruppi armati reazionari non si occupano di combattere né lo stato sionista né le forze imperialiste lasciandole intatte.

Barakat: L'intensificazione degli attacchi contro il FPLP lo renderà solo più forte

Il compagno Khaled Barakat, attivista e scrittore palestinese, in un intervento da Beirut ha dichiarato che i pesanti attacchi dell'occupazione israeliana e delle sue istituzioni di sicurezza, in particolare in Cisgiordania, Gerusalemme e all'interno delle carceri, avranno esito negativo e serviranno solo a rendere più forte il FPLP.

"Ci aspettavamo questi attacchi, i recenti arresti di massa contro quelli che l'occupazione crede e afferma essere i quadri del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina sono avvenuti in tre ondate. La prima si è verificata immediatamente prima della cattura dei tre coloni israeliani vicino al-Khalil. La seconda è consistita nello sfruttamento di questo episodio da parte dell'occupazione al fine di condurre arresti di massa contro centinaia di palestinesi, compresi membri del FPLP che erano stati rilasciati nello scambio di prigionieri con la resistenza palestinese nell'ottobre 2011. La terza ondata è giunta durante e dopo l'aggressione criminale degli scorsi mesi a Gaza. L'occupazione ha anche ripetutamente negato e impedito di lasciare il paese ai Palestinesi che riteneva essere membri o simpatizzanti del FPLP o di istituzioni ad esso collegate".

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Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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