Libano

I rifugiati palestinesi in Libano in lotta per l'acqua

La United Nations Relief and Works Agencye (UNRWA), che fornisce assistenza ai rifugiati palestinesi in Libano, è stata oggetto di attacco per non aver rifornito adeguati servizi di base, tra cui il più fondamentale di tutti: l'acqua potabile.

Baalbeck - "Anche l'acqua è usata per umiliarci", dice Mona, chiaramente stufa e affatica dal salire le scale fino al suo appartamento posto al secondo piano nel campo profughi al-Jalil a Baalbeck. Mona, sulla cinquantina, si arrampica per pochi passi con i suoi pesanti contenitori di acqua e si ferma a prendere fiato.

Francis Khoo - Passport

In occasionbe dell'accoglienza della delegazione italiana, arrivata  in Libano per la commemorazione del trentennale del massacro di Sabra e Chatila, è stata recitata questa significativa e toccante poesia di Francis Khoo* dedicata ai palestinesi che non hanno un passaporto (27 luglio 1984).

Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina - I Massacri di Sabra e Shatila

Ventidue anni fa [oggi 30], tra il 16 ed il 18 settembre 1982, il popolo di Palestina ed il mondo intero, furono colpiti da un orrendo crimine: i sanguinosi massacri dei campi profughi di Sabra e Shatila a Beirut, in Libano.

A Sabra e Shatila, abitavano migliaia di rifugiati palestinesi cacciati dalla Palestina nel 1948 durante l’occupazione Sionista delle loro case e delle loro terre. Furono circondati e rinchiusi durante l’aggressione Sionista e l’occupazione di Beirut. Noi ora leviamo le nostre voci in onore di quei nostri martiri che morirono lottando per la nostra libertà nei campi di Sabra e Shatila e per la loro continua dedizione per la giustizia e la libertà.

Sabra e Shatila, la strage degli innocenti che non possiamo dimenticare

Ricorre quest’anno il 30° anniversario dell'orrendo massacro, compiuto nei giorni del 16,17 e 18 settembre 1982 nei campi profughi palestinesi di Beirut, in Libano, di Sabra e Shatila, rimasti senza protezione dopo il ritiro delle forze di pace internazionali (per lo più francesi, italiani e americani) e prima ancora, dopo l'abbandono delle forze dell'Olp a Beirut, sulla base dell'accordo con l'inviato Usa Philip Habib.

Gli israeliani, sotto il comando del generale Ariel Sharon, invasero il Libano con l'intenzione di distruggere completamente le forze dell'Olp e i suoi alleati progressisti libanesi di Kamal Junblatt. Sharon dichiarò nei primi giorni del giugno 1982 che voleva anche catturare Arafat, trasportandolo in un gabbia in elicottero da Beirut a Tel Aviv. L'esercito israeliano abituato alle guerre lampo e di breve durata, fu costretto dall'eroica resistenza palestino-libanese, sotto il comando di Arafat, a usare una forza bellica spaventosa, bombardamenti massivi di 15-18 ore al giorno sulla città assediata di Beirut. Arafat riuscì a intrappolare Sharon nella battaglia di Beirut, che durò 88 giorni, con gravi perdite e una condanna della Comunità internazionale per gli israeliani.

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Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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