Marwan Barghouti

La condizione della donna nella Palestina occupata e il suo ruolo nella lotta di liberazione

Intervista con Abla Sa’adat, presidente del Comitato delle donne Palestinesi e moglie di Ahmad Sa’adat, Segretario Generale del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP).

A.S. Io lavoro all’interno del Comitato per le Donne che non è una sezione a sé stante ma fa parte di un lavoro su un piano politico nazionale, siccome si tenta di integrare il più possibile il ruolo della donna all’interno della lotta del popolo palestinese a tutti i livelli (politico, sociale) e si prova a far entrare le donne in questo ambiente in modo da portare avanti la lotta, a rimanere uniti, e si lavora in tutti gli ambienti, sia nelle periferie, nei campi profughi e nelle città.

Gap Che tipo specifico di attività vengono svolte con le donne, quali sono le modalità e a quali donne ci si riferisce?

A venti anni dagli accordi di Oslo riprende la farsa dei negoziati israelo-palestinesi

ISM-Italia - Comunicato stampa

Il 13 settembre 1993, nel prato sud della Casa Bianca, furono firmati gli Accordi di Oslo, con Bill Clinton ridotto a fare la parte di maestro di cerimonia. Gli accordi, infatti, erano stati negoziati e siglati in gran segreto a Oslo senza coinvolgere gli USA.

20 agosto 2013

“Storica” venne definita, naturalmente, la stretta di mano tra il primo ministro Yitzhak Rabin (che goffamente manifestò tutto il suo imbarazzo) e il presidente Yasser Arafat.

Gli accordi erano composti da due parti:

  • il mutuo riconoscimento tra Israele e l'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP);
  • una dichiarazione di principi che prevedeva un periodo di transizione di cinque anni senza chiari impegni da parte israeliana sulla natura dell'accordo definitivo.

L'accordo definitivo non è mai stato raggiunto, la transizione prosegue e il tutto si è trasformato nella cosiddetta industria del processo di pace, interessata solo al “processo”, ma dimentica della “pace”.

Introduzione di Francesco Giordano (Coordinamento Palestina - Milano)

In questi 65 anni di occupazione la Palestina ha avuto molti martiri, tra i tanti voglio ricordare Stefano Chiarini, Rachel Corrie, Juliano Mer Kamis, Vittorio Arrigoni e poi tutti gli intellettuali ed i militanti palestinesi. Un caloroso pensiero va ai quasi 5000 prigionieri, alle loro famiglie.

Ricordo che oggi è la giornata nazionale contro la coppa Uefa Under 21 in Israele, in diverse città ci sono iniziative contro questa ennesima provocazione ai danni del popolo palestinese.

Un benvenuto ed un ringraziamento a quante e quanti hanno voluto partecipare a questa iniziativa.

Inoltre un grazie davvero di cuore alle compagne e compagni che hanno organizzato concretamente il convegno: Francesco, Antonio, Valeria, Giuseppe, Rodolfo, Sonia ecc, e a chi ha sostenuto l’iniziativa ma per impegni di varia natura ha potuto partecipare meno.

BNC: Report della Quarta Conferenza Nazionale BDS a Betlemme

Ramallah – L’8 giugno 2013 il Comitato Nazionale BDS [1] ha tenuto la “Quarta Conferenza Nazionale BDS” all’Università di Betlemme, con lo slogan: “Boicottare Israele e Opporsi alla normalizzazione come contributo alla Liberazione, al Ritorno dei Rifugiati e all’Auto-Determinazione”.

Con i suoi 700 partecipanti, la maggior parte dei quali rappresentanti dei Comitati Nazionali, compresi partiti politici, sindacati, organizzazioni di donne, gruppi di studenti e di giovani e altre organizzazioni della società civile, la conferenza è stata definita da molti commentatori come un “punto di svolta” per il lavoro del locale movimento BDS. Il merito va agli sforzi disinteressati di decine di volontari, per la maggior parte giovani, che hanno lavorato per molte settimane con dedizione e  talento all’organizzazione di ogni aspetto della conferenza.

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Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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