Mekorot

Comunicato stampa: Acea e Comune di Roma non possono ignorare l’avviso del Ministero degli Esteri sugli insediamenti israeliani

Il governo italiano ha pubblicato venerdì 27 giugno un avviso che mette in guardia i cittadini e le imprese italiani sui “rischi di ordine legale ed economico” associati con il fare affari “in insediamenti israeliani o che beneficiano insediamenti israeliani”.

La nota del Ministero degli Affari Esteri riprende la politica europea che ritiene illegali gli insediamenti israeliani, secondo il diritto internazionale, perché “costruiti su un territorio occupato” e perché “non sono riconosciuti quale parte legittima del territorio di Israele”. Misure analoghe sono state intraprese da altri paesi europee quali Gran Bretagna, Francia e Spagna, mentre altri sarebbero prossimi a pubblicare avvertenze simili.

Mekorot ed altre grandi corporazioni sotto processo a Ginevra per le violazioni dei diritti dell'uomo

Lunedì, otto corporazioni transnazionali (TNC), inclusa la compagnia idrica israeliana Mekorot, sono state messe sotto processo a Ginevra per le violazioni dei diritti umani che hanno commesso in tutto il mondo.

Questi casi hanno avuto un’udienza speciale al Permanent Peoples’ Tribunal (PPT), organizzata dalla Global Campaign to Dismantle Corporate Power & Stop Impunity alla Maison des Associations tra le 9 di mattina e le 6 di sera. Il Comitato Nazionale Palestinese per il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni (BNC) e la campagna Stop the Wall hanno dato il via ad una settimana di mobilitazioni a Ginevra, organizzata da dozzine di network internazionali. 

Assemblea soci Acea: ascolta Marino, riduce Caltagirone, e continua ad ignorare il diritto all'acqua

Questa mattina cittadini e lavoratori di Acea hanno presidiato l'assemblea dei soci che, tra i punti all'ordine del giorno, ha discusso la composizione del consiglio direttivo.

All'ingresso abbiamo ironicamente consegnato a tutti i soci un CV collettivo, per ribadire che l'Acea che vogliamo deve essere non solo pubblica, ma partecipata da cittadini e lavoratori e libera da logiche di profitto. L'andamento dell'assemblea ha invece confermato come una SpA consideri l'acqua una merce qualunque e non un diritto umano, è stato infatti ribadito, proprio dallo stesso Marino, che il primo obiettivo dell'azienda è massimizzare i profitti, mentre Suez e altri azionisti privati ribadivano la necessità di fare scelte in linea con i desideri dei mercati sottolineando che il prossimo Ad di Acea "non debba essere influenzato dal Comune di Roma".

Oltre 7000 firme contro l'accordo Acea Mekorot consegnate al Gabinetto del Sindaco di Roma

Giovedì, 29 maggio, con 25 metri di firme, il NO di 7114 persone all’accordo Acea Mekorot è stato portato in Campidoglio.  Un lungo serpentone si è snodato sulla piazza ed ha accompagnato una delegazione del Comitato No all’Accordo Acea Mekorot e del Coordinamento Romano Acqua Pubblica che ha consegnato al gabinetto del sindaco Ignazio Marino la richiesta affinché il Comune, azionista di maggioranza e finora silente sulla questione, e l’assemblea capitolina si attivino per impedire che il memorandum, sottoscritto dalle due società, abbia un seguito.

La Mekorot, società idrica nazionale di Israele, è responsabile di gravi violazioni del diritto internazionale. Sottrae acqua illegalmente dalle falde palestinesi per poi fornire l’acqua rubata alle colonie israeliane costruite illegalmente nei Territori palestinesi occupati, che senza la Mekorot non potrebbero esistere. Crea una carenza d’acqua del tutto artificiale e che riguarda solo il popolo palestinese, mentre l’acqua arriva in abbondanza a piscine, prati e agricoltura intensiva delle colonie. L’organizzazione palestinese per i diritti umani Al Haq chiama tutto ciò “apartheid dell’acqua”, mentre  organizzazioni come Amnesty International vi riconoscono la finalità di cacciare i palestinesi dalla propria terra.

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