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Sostenere la lotta palestinese in tutte le sue forme

Cinquant'anni fa, l'intellettuale palestinese Ghassan Kanafani assunse una posizione chiara sul boicottaggio ad Israele. Kanafani era, all'epoca, non solo uno stimato romanziere e scrittore di racconti. È stato anche uno dei principali portavoce della rivoluzione armata palestinese, in rappresentanza del Fronte popolare per la liberazione della Palestina.

“Il nostro boicottaggio ad Israele non si basa su una posizione emotiva, ma piuttosto deriva dalla natura del nostro confronto contro questo nemico. Il boicottaggio è di per sé una dichiarazione ”, ha scritto Kanafani.

Come le tecnologie dello spionaggio israeliano penetrano in modo molto intrusivo nelle nostre vite

Israele normalizza nei Paesi occidentali l’uso di tecnologie invasive e oppressive di cui i palestinesi sono vittime da decine di anni

Le armi dell’era digitale sviluppate da Israele per opprimere i palestinesi sono rapidamente riutilizzate in un campo di applicazione molto più ampio, e ciò contro le popolazioni occidentali che considerano tuttavia le loro libertà come acquisite.

Appello internazionale per un mese d’azione per Georges Abdallah

"Dove stanno i «veri» partigiani": ovunque si organizzi la resistenza palestinese

Il 25 aprile, anche dopo 72 anni, riesce a smuovere le acque limacciose della consuetudine facendo riemergere un po’ di tutto: dal letame convintamente sionista a qualcosa di meno sgradevole alla vista, ma altrettanto negazionista.

L’articolo pubblicato su Il Manifesto del 21 aprile 2017 “dove stanno i «veri» partigiani” si porta dietro tutta la retorica ed i luoghi comuni che compongono la narrazione sionista, quella narrazione che vuol far credere che sia possibile “una soluzione democratica del conflitto”, come pare ami sperare Alessandro Portelli, e per questo a lui piacciono molto gli “ebrei contro l’occupazione”, che noi rispettiamo, pur non condividendone alcuni aspetti.

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Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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