NAKBA

15 Maggio 1948, Palestina: Memoria di Classe

Esattamente 70 anni fa avvenne la fondazione unilaterale dello Stato d’Israele, ricorrenza che dalla popolazione palestinese viene ricordata come la Nakba (la catastrofe) e che ha determinato l’ufficializzazione del progetto sionista di colonizzazione della Palestina, un progetto che è stato appoggiato sin da subito dall’imperialismo inglese e, in seguito, dal blocco a guida Usa col fine di mettere le mani sul Medio Oriente.

A pagarne le spese, come sempre, sono i popoli e in particolare il popolo palestinese. La Palestina venne letteralmente cancellata: in tutto furono rasi al suolo 370 villaggi arabi, sulle cui rovine vennero costruiti gli insediamenti coloniali dello Stato d’Israele, furono uccisi 10000 palestinesi e 800000 furono costretti all’umiliazione dell’esilio e della vita da profugo.

15 Maggio 1948-2018: NAKBA - 70 anni di occupazione sionista della Palestina

Pubblichiamo di seguito il volantino diffuso dal Fronte Palestina durante la partecipazione alla Manifestazione nazionale per la Palestina a Roma e quella cittadina a Milano.

Già all’indomani della Nakba, cioè il giorno in cui ufficialmente nasce l’entità sionista sulle terre, sulle città e sui villaggi di Palestina, cacciando ed uccidendo un alto numero di palestinesi e distruggendo centinaia di villaggi, la lotta palestinese aspirava ad ottenere la totale liberazione della Palestina ed il ritorno di tutti i profughi: due istanze intimamente connesse che rappresentano fin da subito il patrimonio dei movimenti di resistenza palestinese.

A 70 anni dalla Nakba 1948/2018 sabato 12 maggio corteo a Milano

PER L'UNITA' DEL POPOLO E DELLA RESISTENZA PALESTINESE
Il CSA Vittoria partecipa e invita a partecipare al corteo in solidarietà al popolo palestinese
che si terrà SABATO 12 MAGGIO con concentramento ore 16,00 in porta venezia

Nel 1948, 70 anni fa, incominciava la Nakba , il disastro, la catastrofe per il popolo palestinese. Incomiciava la pulizia etnica, e il genocidio di una popolazione inerme per mano del terrorismo sionista.

Per sanare l'immane tragedia dell'olocausto le potenze occidentali aprivano una nuova ferita ancora aperta e sanguinante sulla pelle di un popolo che fino ad allora era vissuto pacificamente.

Il sionismo israeliano, la criminale volontà di espansione ai danni del popolo palestinese a cui sono stati rubati la libertà, la terra, l'acqua e il diritto stesso ad esistere come popolo, diventa quindi una nuova forma di oppressione fascista e colonialista, di discriminazione su base etnica e religiosa, con l'assenso e la protezione delle grandi potenze imperialiste calpestando il popolo palestinese e il proprio diritto all'autodeterminazione.

L' eroica resistenza del popolo palestinese, 70 anni di sacrificio di migliaia di uomini,donne e bambini morti per mano sionista, devono essere ancora oggi un esempio e sollecitano un'assunzione di responsabilità collettiva.

A PROPOSITO DEL GIRO D'ITALIA - di Tarek al-Bakri

Ai ciclisti che partecipano al "Giro d'Italia" e ai mercenari che rappresentano i paesi arabi che stanno normalizzando i loro rapporti con lo Stato d'Israele.

Secondo il percorso stabilito, il Giro d'Italia dovrebbe partire dalla zona della Porta di Hebron (conosciuta in occidente come Porta di Giaffa). Osservate bene, davanti a voi potete vedere la torre del Castello di Gerusalemme. Esattamente qui, i gerosolimitani e i visitatori della città usavano fare acquisti dalle bancherelle presenti in piazza mentre altri sostavano nella vicina stazione per poter far rientro alle proprie case. Nel gennaio 1948, un gruppo di uomini della Banda Irgun, travestito da poliziotti palestinesi, ha lanciato una bomba dove vi trovate ora, uccidendo 20 palestinesi. Riuscite a sentire l'odore del loro sangue? Oppure il vostro impegno per pulire le mani dell'occupazione risulta più forte?

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Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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